Garda

Dopo più di 30 anni il nuovo depuratore: firmato l'accordo

A Roma siglata l'intesa: 220 milioni di euro
UN NUOVO DEPURATORE PER IL GARDA
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«Questa è una giornata storica per il Lago di Garda. Oggi, a Roma, è stato firmato l’accordo di programma relativo al nuovo impianto di depurazione, destinato a mandare in pensione l’attuale, che risale agli anni ’80, e tutelare l’intero ecosistema del bacino. Si tratta di un primo risultato raggiunto grazie al lavoro messo in campo da sindaci del territorio, Comunità del Garda, Provincia di Brescia, Regione Lombardia, Regione Veneto e Governo». Lo dichiara Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e presidente della Comunità del Garda.

«Il nostro primo obiettivo era stabilizzare, con la firma della convenzione, il finanziamento di cento milioni di euro annunciato dal Ministro dell’Ambiente Galletti, che ringrazio per l’impegno profuso in questi mesi. Ora entriamo nella fase attuativa del progetto e il lavoro da fare è ancora tanto. Con il supporto dei sindaci del territorio, continueremo a lavorare per far sì che l’opera di collettazione e depurazione delle acque del Garda diventi realtà. Come Comunità del Garda - conclude Gelmini - non faremo mancare il nostro impegno perché abbiamo a cuore il nostro territorio».

«L'intesa - spiega l'assessore Claudia Terzi - finalizzata alle nuove opere per il collettamento e la depurazione del Lago di Garda, il cui costo complessivo e' di circa 220 milioni di euro, impegna il Mattm a cofinanziare l'intervento con un importo di 100 milioni di euro (700 mila gia' impegnati a titolo di anticipazione). La Regione Veneto ha messo a disposizione un contributo di 300mila la restante quota (119.700.000 euro), trovera' copertura nelle tariffe d'ambito dei due Ato».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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