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Dopo il video, parole e rose contro la violenza sulle donne

Alla scuola media di Sirmione, le frasi semplici e spontanee degli studenti della scuola media Trebeschi di Sirmione
  • L'iniziativa alla scuola media di Sirmione contro la violenza sulle donne
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«L’amore non è amore, se all’interno c’è violenza». «Maltrattare e uccidere una donna non ti rende un uomo potente, ma una persona orribile». «Dobbiamo rispettarvi noi uomini, vi vogliamo bene».  Frasi semplici, spontanee, generate dall’innocenza e dalla genuinità della loro giovanissima età. Eppure così profonde e potenti. Sono questi i messaggi che ieri mattina alcuni studenti della scuola media Trebeschi di Sirmione, e nello specifico i membri del consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, hanno voluto affidare a dei fogli bianchi, a pochi giorni dall’ennesimo femminicidio nella nostra provincia, quello di Elena Casanova.

Un’iniziativa che vuole dare un seguito al video «Un piccolo passo», realizzato lo scorso 8 marzo dal professor Mauro Gnesato nell’ambito del progetto didattico «Passi di donna», e diventato subito virale. «Ogni volta che apprenderemo una notizia di un femminicidio - recitava l’insegnante di musica nel breve filmato - io porterò un fiore a mia moglie, e voi scriverete un biglietto d’amore alle vostre compagne di classe». «Abbiamo voluto mettere in pratica quelle parole - spiega ora Gnesato -, perché l’appello di quel video non andasse disperso. Lo abbiamo fatto con i membri del consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, perché a loro volta questi giovani potessero farsi portavoce del messaggio nelle rispettive classi».

Il video contro il femminicidio «Un piccolo passo»

«Siamo convinti davvero che queste iniziative possano portare a qualcosa di concreto - prosegue il professore, che ha poi simbolicamente donato una rosa a una sua collega -, perché la scuola ha un ruolo fondamentale anche nell’educazione delle coscienze». «Siamo stati molto contenti di partecipare a questa iniziativa - commenta Sofia Settimio, sindaco del consiglio delle ragazze e dei ragazzi -, perché il nostro compito è anche di sensibilizzare i nostri coetanei».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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