Garda

Dollari come tela su cui vive la fantasia: è la money art di Stefano Folli

Le opere del 35enne di Calvagese fanno il giro del mondo: tra i soggetti Topolino e la regina Elisabetta
Stefano Folli mostra una delle sue opere - © www.giornaledibrescia.it
Stefano Folli mostra una delle sue opere - © www.giornaledibrescia.it
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L’arte con Stefano Folli si fa divertimento, ricordo. Potente come solo l’emozione di uno squarcio sulla propria infanzia può essere. Il 35enne di Calvagese, diplomato in grafica pubblicitaria, ama creare emozioni prima ancora che un’opera d’arte. E la gente se ne accorge e se ne innamora.

Da Naruto a Dragon Ball, passando per Topolino, Batman, la Regina Elisabetta, Zio Paperone, Super Mario e moltissimi altri personaggi simbolo della cultura popolare, dei cartoni animati e dei fumetti, Stefano si è appassionato alla Pop art e si è infine gettato nell’avventura della Money art. Utilizza cioè le monete cartacee, principalmente dollari talvolta veri, talora falsi (i cosiddetti «cinematografici») come se fossero una tela sulla quale va a disegnare i personaggi servendosi di uniposca, bombolette e smalti all’acqua.

«Mi sono stati sicuramente di ispirazione Andy Warhol, che firmava le banconote e le regalava agli ospiti durante le feste nella sua Factory - racconta il 35enne - e Keith Haring, che sulle banconote da un dollaro disegnava direttamente».

Usa e Parigi

Nel suo background non manca anche Banksy, che ha dato vita alle dieci sterline con sopra il volto della principessa Diana. Quando ha iniziato mai avrebbe pensato di poter raggiungere il successo che, invece, gli è piovuto addosso, specie dopo l’incontro con Elena Ferrari, direttrice e curatrice artistica di Passepartout Gallery (Unconventional Art Gallery) di Milano, che lo ha preso sotto la sua ala.

È stato da quel momento che Stefano ha iniziato a uscire dal suo laboratorio, dove lavorava a dollari che poi regalava agli amici, e ha cominciato a esporre al pubblico. La prima esposizione è stata alla pasticceria «Via Roma 36» di Gargnano dell’amico Mauro Andreatta: qui un signore americano, titolare di una catena di fast food negli Stati Uniti, ha notato una sua opera, l’ha comprata e se l’è portata in patria per appenderla nei suoi locali. Una soddisfazione grandissima alla quale ne sono seguite altre: dalla personale tenuta a Rovato la scorsa estate è poi andato a Parma per volare infine a Bruxelles e nel Principato di Monaco.

Nel 2023 lo attendono una mostra a Parigi, una personale a Milano e una collaborazione con l’artista Alessandro Piano, in arte AlePianoArt. Le esposizioni, insieme al passaparola e alla pagina Instagram folli_s_art, lo stanno facendo conoscere un po’ ovunque e sono molti coloro che gli commissionano opere di money art e tele con i propri personaggi preferiti. «Io sono molto legato ai miei ricordi d’infanzia - spiega Stefano - e mi rende felice l’idea di trasmetterli attraverso le mie opere». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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