Desenzano, ubriaco alla guida prende a pugni gli agenti
Ubriaco alla guida, prende a pugni gli agenti che lo hanno fermato e finisce in arresto. Per la donna che invece ha filmato e diffuso sui social solo l’ultima parte della scena, invece, scatterà la denuncia. È successo a Desenzano al termine di un Ferragosto tutto sommato tranquillo per la «capitale» del Garda: erano le 23, sabato, quando nel corso di un normale controllo la Polizia locale ha fermato una vettura lungo la centralissima via Anelli. L’alcoltest cui è stato sottoposto il conducente, un milanese classe 1999, ha dato un esito inequivocabile: tasso alcolemico di 1.5 grammi per litro.
Per lui era in arrivo una sanzione per guida in stato di ebbrezza, ma mentre gli agenti procedevano alla redazione del verbale e a compiere tutti gli atti dovuti in casi del genere, il ragazzo ha cominciato a dare in escandescenze. Prima a parole, poi con i fatti: se l’è presa dapprima con la sua auto, dirigendo un pugno alla portiera e danneggiandola, e poi anche con gli stessi agenti, prendendoli a pugni: se la caveranno con tre e cinque giorni di prognosi. Con non poche difficoltà, e sotto gli occhi di decine di passanti, i due vigili sono riusciti infine a immobilizzarlo.
Ed è proprio in questo frangente che, munita di telefonino, una donna ha cominciato a filmare la scena, intimando agli agenti di smetterla e insultandoli. La donna poi ha pubblicato il video sui social, cosa che ieri ha destato non poco clamore: «Fortunatamente - rileva la vice comandante della Polizia locale di Desenzano, Gianfranca Bravo - oltre a commenti irripetibili abbiamo anche ricevuto attestazioni di stima. La signora evidentemente non aveva idea di cosa fosse capitato prima che cominciasse a filmare».
E ora sarà denunciata quanto meno per oltraggio a pubblico ufficiale. Sarà invece processato il conducente dell’auto, che l’altra sera si trovava a Desenzano per trascorrere il Ferragosto con un amico: ha passato metà della notte in caserma, l’altra metà al pronto soccorso a smaltire i postumi della sbornia, piantonato dagli agenti che due volte, nel corso delle ore in caserma, hanno dovuto chiamare per lui l’ambulanza. Il magistrato di turno ha convalidato il suo arresto per violenza, resistenza, lesioni, oltraggio a pubblico ufficiale, ma ieri mattina è stato rimesso in libertà, e dimesso senza prognosi, in attesa del processo.
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