Garda

Desenzano, rinasce il Sesto Senso

La storica discoteca riaprirà i battenti entro la fine dell'anno puntando su eleganza e clientela selezionata.
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Riapre il Sesto Senso. Dopo quarantadue anni dalla prima serata di festa in viale Dal Molin e, soprattutto, a cinque dall'ultima, improvvisa chiusura. La storica discoteca venne incendiata una notte d'aprile del 2008 e da allora non è più stata riaperta.
In quei giorni il bergamasco (ma gardesano d'adozione) Frank Legramandi e il veronese Vittorio Scala erano direttori artistici del club. Oggi, trentenni e titolari della Sinergie Srl, sono gli attori protagonisti del progetto di riapertura. Un piano che non andrà in porto in poco tempo, ma che ha una data di scadenza che suona come una promessa: «Il Sesto Senso riaprirà entro la fine del 2013».

La struttura e il marchio, dopo il famigerato rogo, sono stati acquistati da un'imprenditore dell'Est. Legramandi e Scala oggi hanno l'utilizzo del marchio e sono in attesa che inizino i lavori nella struttura. Per trasformare quello che oggi è un deserto in un locale «esclusivo, con un arredamento curato nei dettagli, colorato d'oro e coperto di Swarovski» ci vorranno «sei o sette mesi».

Il Sesto Senso sarà antico e nuovo. I due gestori vogliono restituire al vecchio gigante dell'intrattenimento gardesano lo scettro del re, ma sono pronti a portare qualche modifica. «Il locale - spiega Legramandi - sorgerà su due piani. Sotto ci sarà la disco, sopra un ristorante che chiameremo "Sestino", con tanto di terrazza vista lago».
Le «password» del Sesto Senso, però, resteranno quelle di sempre. «Prestigio, eleganza, moda, clientela selezionata. Questo locale - prosegue Frank - più che altro è uno stile di vita».

Una proposta anacronistica? Negli scintillanti anni Ottanta, nell'atmosfera d'ottimismo dei Novanta e forse nemmeno in quel maledetto 2008 si parlava di crisi: oggi è la parola del giorno 365 volte l'anno. Legramandi, che con Scala ha lavorato nel Gotha della movida bresciana (Circus, Dehor, Biblò), non ha dubbi: «Il lusso e la voglia di ricchezza non conoscono recessione».

Nel progetto dei due soci, inoltre, non c'è solo il recupero di un locale storico, ma anche il rilancio di un'intera cittadina storicamente sinonimo di turismo, divertimento e benessere. «Desenzano era la Riccione del Nord italia - racconta Frank -. Da quando il Sesto Senso è andato in fumo non è più così. Desenzano, oggi, offre molto meno rispetto a un tempo. Facendo rinascere il nostro locale contribuiremo alla ripartenza di una scena, di un settore».

Musica? Happy house di stampo internazionale. Target d'età? Sopra i trenta. Eleganza? Sì, grazie. Le idee, i tempi, e gli obiettivi sono fissati. Nei prossimi mesi bisognerà unire i punti sul foglio e attendere che il disegno prenda forma.  Intanto sabato prossimo, 16 marzo, verrà fornito un robusto assaggio del prodotto che il nuovo Sesto Senso intende offrire. A partire dalle 22, al Mazoom di San Martino della Battaglia (in via Colli Storici) è in programma una serata in cui verrà presentato il progetto.

Nel menù del sabato ci saranno un aperitivo, la cena di gala (esclusivamente su prenotazione), la musica del dj Lori B e le performance di Enzo Mammato (agitatore delle notti di Milano Marittima e Porto Cervo) e Francesco Sarzi. Quest'ultimo, già voce del Sesto Senso in passato, tornerà padrone del microfono di viale Dal Molin. Per informazioni si possono chiamare i numeri 348/7754111 e 347/2581875.

Daniele Ardenghi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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