Garda

Desenzano, aveva la febbre e va in Consiglio: scatta l’allarme

La minoranza ha chiamato i carabinieri: il consigliere stava bene e aveva il «pass»
Un momento della seduta consiliare senza la minoranza - © www.giornaledibrescia.it
Un momento della seduta consiliare senza la minoranza - © www.giornaledibrescia.it
AA

In Consiglio comunale manca il numero legale, due consiglieri di maggioranza vengono richiamati in tutta fretta, ma uno dei due aveva annunciato di aver avuto febbre la mattina: la minoranza chiama le forze dell’ordine e a palazzo Bagatta arrivano i carabinieri. È un’altra seduta del tutto atipica quella andata in scena mercoledì sera a Desenzano.

Una seduta però fondamentale per approvare atti amministrativi indispensabili per la vita della città: il bilancio di previsione, da 58 milioni di euro, in primis. La maggioranza l’ha approvato da sola, non senza difficoltà. La minoranza, infatti, è rimasta a guardare. All’orario convenuto risultavano assenti oltre alle consigliere di minoranza Giustina Bonanno e Patrizia Solza, anche Max Lavo, Emanuel Piona e il presidente del Coniglio comunale Rino Polloni per la maggioranza. Maggioranza, insomma, che da sola non aveva i numeri per proseguire.

Così, piano B: richiamati Piona e Lavo, è risultato che il secondo avesse comunicato al mattino di avere avuto la febbre. Apriti cielo: «Una situazione inverosimile - sottolineano in una nota congiunta i consiglieri di minoranza Rodolfo Bertoni, Maurizio Maffi, Valentino Righetti, Giustina Bonanno, Andrea Spiller, Sergio Parolini e Patrizia Solza -. La maggioranza ha garantito il numero legale minimo grazie alla presenza di un consigliere che ha dichiarato di avere la febbre e che quindi non avrebbe dovuto essere presente. Un atto gravissimo».

Un atto per il quale le minoranze hanno chiamato Polizia locale e carabinieri: i militari dell’Arma hanno potuto constatare che Lavo, ma anche gli altri presenti, fosse in regola con il Green pass e non avesse la febbre. Tutto regolare, il Consiglio comunale ha potuto svolgersi, ma senza la minoranza. Minoranza che attacca: «Si è persa la misura», per Parolini, «una seduta consiliare squallida», per Maffi. E Spiller, che torna a puntare il dito contro Polloni: «Chiedo che la maggioranza dia un segnale di vita, sfiduciando il presidente». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato