Garda

Depuratore del Garda, Visconti commissario

Il prefetto di Brescia nominato dal Consiglio dei ministri: a lui la scelta dell’ubicazione
Il lago di Garda dovrebbe avere presto un nuovo depuratore -  © www.giornaledibrescia.it
Il lago di Garda dovrebbe avere presto un nuovo depuratore - © www.giornaledibrescia.it
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La notizia è arrivata nella serata di ieri, come un fulmine a ciel sereno. Il prefetto di Brescia, Attilio Visconti, è stato nominato commissario ad acta per il progetto della depurazione del Garda.

La decisione è stata deliberata ieri pomeriggio dal Consiglio dei ministri riunito a Palazzo Chigi ed è una novità di rilievo nella vicenda che si trascina ormai da anni in merito alla scelta, in capo ad Ato Brescia, della localizzazione del depuratore in cui trattare i reflui dei paesi del Garda bresciano.

Viene così accolta la richiesta che lo scorso 17 maggio era stata indirizzata al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani da Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali nonché presidente della Comunità del Garda, Giovanni Dal Cero, presidente di ATS Garda Ambiente, e Roberto Tardani, sindaco di Lonato.

I tre, sostenitori dell’ipotesi del doppio depuratore a Gavardo e Montichiari, quando l’ago della bilancia sembrava propendere verso l’ipotesi Lonato, avevano manifestato a Cingolani le loro preoccupazioni per la «dimensione squisitamente politica, che travalica la razionale analisi tecnica e ambientale», che stava assumendo la questione. Riferendosi all’ipotesi del depuratore a Lonato, Gelmini, Dal Cero e Tardani avevano affermato: «Il sostenere una soluzione caratterizzata da costi di gestione maggiori, che comporta un nuovo consumo di suolo e, soprattutto, che basa la sua premessa ingegneristica su paradossi, desta il sospetto che posizioni politiche interessate siano protagoniste del confronto e non, di contro, una serena disanima finalizzata al bene comune».

Da qui la richiesta al ministro di nominare «un Commissario ad acta che guidi, finalmente, un’analisi di sostenibilità e fattibilità effettive ai cui risultati noi siamo pronti ad aderire». Richiesta accolta. Ieri il Consiglio dei ministri ha affidato il ruolo di commissario al Prefetto Visconti, a cui viene demandata la responsabilità della decisione. Intanto Acque Bresciane ha consegnato lo studio di fattibilità sull’ipotesi Lonato, con l’approfondimento sulle tempistiche di realizzazione, confrontate con quelle del progetto Gavardo-Montichiari.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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