Garda

Depuratore del Garda, i sindaci diffidano Acque Bresciane

I primi cittadini dei comuni lungo il fiume Chiese puntano a fermare il via libera al bando di gara per il progetto a Montichiari e Gavardo
CHIESE, DIFFIDA AD ACQUE BRESCIANE
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Lunedì hanno spedito la richiesta di stralcio del punto all’ordine del giorno. Stamattina invieranno una vera e propria diffida. L’obiettivo dei sindaci del fiume Chiese è «stoppare» il via libera al bando di gara per la progettazione definitiva del nuovo depuratore del Garda, a Gavardo e Montichiari.

Domani è infatti in programma il cda di Acque Bresciane che, tra le altre cose, dovrebbe esaminare i documenti della gara (capitolato speciale d’appalto; capitolato tecnico prestazionale; disciplinare di gara telematica). I primi cittadini di Montichiari, Gavardo, Muscoline, Prevalle, Bedizzole, Bagnolo Mella, Calvagese della Riviera, Vallio Terme, Paitone, Remedello, Calvisano e la Comunità montana di Valle Sabbia non ci stanno e «diffidano» il cda «ad approvare o semplicemente prendere atto della documentazione di gara» riservandosi «di richiedere il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e ambientali» che la «condotta» dei consiglieri «dovesse cagionare alla collettività».

Il progetto

Nel mirino, come si sa, c’è il progetto del doppio depuratore del Garda, a Gavardo e Montichiari, con scarico nel fiume Chiese. Lo scorso settembre Acque Bresciane aveva chiuso la prima fase della gara, una sorta di prequalificazione per individuare ditte e imprese con i requisiti adatti. Ora dovrebbe scattare la fase due nella quale i candidati ammessi saranno invitati a presentare un’offerta che verrà giudicata in base al criterio qualità e prezzo. Domani il cda dovrebbe dare il via libera al bando.

Perché i sindaci si oppongono

Operazione che i sindaci del Chiese intendono bloccare per evitare che l’operazione possa fare passi avanti. I motivi sono noti: per il progetto di collettamento e depurazione della sponda bresciana del Garda «non è mai stata avviata» la Valutazione Ambientale Strategica (Vas). Per i sindaci si tratta di «una grave carenza» e di un «mancato rispetto della vigente normativa».

Altro punto contestato è la nomina del commissario straordinario per la depurazione del Garda (nella figura del prefetto di Brescia Maria Rosaria Lanagà). Nel 2021 il precedente commissario (l'ex prefetto di Brescia Attilio Visconti) ha individuato Montichiari e Gavardo quale luogo per gli impianti di depurazione.

Acque Bresciane fa sapere che, in merito alla richiesta di stralcio del punto all’ordine del giorno del cda di domani, non è ancora stata presa una decisione. D’altro canto l’iter tecnico è figlio delle decisioni del commissario. Siamo per altro ancora in una fase preliminare, quella del bando per la progettazione definitiva. Operazione che, per qualunque motivo, potrebbe sempre essere bloccata.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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