Garda

Depuratore del Garda, al via l'iter del progetto definitivo

Il prefetto Visconti stringe i tempi: disegno pronto a ottobre, a gennaio sarà affidato l’incarico di progettazione e pratica chiusa a marzo 2023
Il progetto del collettore delle acque reflue del Garda a Gavardo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il progetto del collettore delle acque reflue del Garda a Gavardo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il cronoprogramma è serrato. E l’obiettivo resta concludere la progettazione e le pratiche autorizzative per realizzare il nuovo sistema di depurazione della sponda bresciana del Garda entro il marzo 2023, come da calendario presentato al ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani.

Nei prossimi giorni è infatti prevista la firma della convenzione tra Prefettura, Ufficio d’Ambito di Brescia (Ato) e Acque Bresciane a cui il commissario-prefetto Attilio Visconti ha affidato la progettazione del nuovo collettore e dei nuovi depuratori di Gavardo e Montichiari. Per accelerare i tempi Acque Bresciane affiderà a progettisti esterni la progettazione definitiva e la realizzazione dello studio di impatto ambientale dell’intero progetto, collettore e impianti.

Le tappe

L’obiettivo è affidare l’incarico entro il prossimo gennaio. Poi ci vorranno alcuni mesi per avere i due dossier (progetto definitivo e studio di impatto ambientale). Da cronoprogramma i due documenti dovrebbero essere pronti entro l’ottobre del 2022. A quel punto partirà l’iter per arrivare al Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), che, a dispetto del nome, è in capo agli uffici della Provincia di Brescia. Con il Paur saranno esaminati sia il progetto definitivo sia la Valutazione d’impatto ambientale, non del singolo impianto, ma dell’intero sistema di collettamento e depurazione. Queste pratiche dovrebbero concludersi entro il marzo del 2023. Ci sarà anche un passaggio nel cda dell’Ato per l’approvazione del progetto: approvazione che avrà valore di dichiarazione di pubblica utilità e di variante urbanistica.

Il tavolo tecnico

Quadro e tempistiche sono state ribadite ieri mattina, durante il tavolo tecnico di consultazione tra commissario, Ato e Acque Bresciane. Nell’occasione Visconti ha riferito dell’incontro di mercoledì con il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che ha confermato la bontà della scelta del doppio depuratura di Gavardo e Montichiari. Cingolani, spiega una nota della prefettura, «ha espresso il più alto e vivo compiacimento per l’intera attività svolta dal commissario che sta pienamente perseguendo» la «rapida attuazione del sistema di collettamento e depurazione» del Garda, finalità del suo mandato. Il tavolo tecnico, prosegue la nota, «è stato improntato a resocontare il ministro sulle tappe fin qui svolte dalla struttura commissariale per rispettare i termini del cronoprogramma e in particolare per rimarcare con forza la necessità di avviare un piano di compensi per i territori che ospiteranno nei prossimi anni non solo i lavori di costruzione dei depuratori ma poi le strutture definitive. Particolare attenzione il prefetto l’ha dedicata alla situazione del fiume Chiese che il commissario considera essere uno dei fiumi più rilevanti e strategici della nazione, tenuto conto che sarà la struttura che garantirà la continua salubrità del lago di Garda», cioè uno dei bacini d’acqua dolce più importanti d’Europa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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