Da settembre al via gli espropri per l’Alta Velocità
Si parte a settembre con gli espropri. L’annuncio, seppur a porte chiuse, arriva direttamente da Cepav Due, il consorzio al quale sono affidati i lavori per la realizzazione dell’Alta Velocità Brescia-Verona. La volontà della società pare quindi essere forte e decisa ed è stata comunicata durante un incontro in Comune con i proprietari calcinatesi dei terreni che verranno espropriati durante i cantieri del primo lotto dell’opera, da via Verona verso Verona (l’altro sarà verso Brescia).
Un faccia a faccia, che verrà replicato anche oggi per poter incontrare tutti e 110 i cittadini interessati, voluto fortemente dall’Amministrazione comunale.
«È stato un dibattito chiarificatore - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici di Calcinato Mirco Cinquetti -, e che si era reso estremamente necessario, dato che era giusto fornire ai nostri concittadini la possibilità di avere le adeguate spiegazioni». Ulteriori chiarimenti potranno essere dati anche in futuro, direttamente da Cepav Due, grazie alla volontà dell’Amministrazione «di mettere a disposizione un ufficio in Municipio».
Le parole di Cinquetti si sono però scontrate con forza contro quelle di Laura Corsini, presidente del Comitato cittadini e referente per i No Tav di Calcinato che ieri sera hanno manifestato fuori dalle porte dell’incontro. «Negli ultimi tre anni abbiamo chiesto a più riprese un incontro con Amministrazione e i cittadini, ricevendo come risposta un no - ha attaccato Corsini -.Ciò non ha fatto altro che confermare quanto il Comune non sta facendo nulla nell’interesse della sua popolazione».
L’ultimo sgarbo l'altra sera, «sebbene questa volta non abbiamo nemmeno chiesto di poter prendere parte al dibattito - ha precisato la presidente del Comitato -. È inaccettabile che abbiano potuto presenziare solamente i cittadini di persona, senza neanche la possibilità di una delega. Se pensiamo poi che i chiarimenti vengono fatti il 7 e l’8 agosto quando tanti sono in vacanza il giudizio non può che essere ancora più amaro».
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