Cucciola di capriolo salvata sul ciglio della strada
Ha superato la notte ed è stata affidata ad un centro specializzato per il recupero della fauna selvatica. Ma è stato necessario l'impegno di molte persone e di diverse istituzioni perchè la cucciola di capriolo non restasse sola e potenziale vittima di predatori o incidenti stradali. La prontezza e la disponibilità di una coppia di turisti tedeschi, del personale del caseificio Alpe del Garda e la professionalità della Polizia Provinciale hanno permesso di dare un futuro all'animale.
Domenica pomeriggio gli stranieri in vacanza hanno notato il cucciolo rannicchiato sul ciglio della strada tra Tignale e Tremosine, piuttosto trafficata, e subito lo hanno raccolto portandolo al vicino caseificio per chiedere indicazioni circa le istituzioni da contattare. Immediatamente si è contattata la Polizia Provinciale e l'agente intervenuto ha riportato la bestiola nel bosco da cui probabilmente era partita, attendendo da una posizione riparata l'arrivo della madre.
Purtroppo questa non si è presentata e l'agente ha quindi deciso, con la collaborazione ancora una volta dei dipendenti del caseificio, di rifocillare la cucciola con latte di capra e acqua prima di trasferirlo al Cras di Paspardo.
Gli esperti spiegano che in natura una madre non abbandona mai il proprio piccolo. In questo caso però l'urgenza di togliere il cucciolo dalla strada l'ha "contaminato" con l'odore delle persone che lo hanno soccorso, rendendo impossibile alla madre ritrovarlo utilizzando l'olfatto. Per questo, raccomandano dalla Polizia Provinciale, è bene non toccare nessun cucciolo senza proteggersi le mani a meno che non sia, come in questo caso, strettamente necessario.
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