Garda

Cubo-ristorante in rocca: è ancora polemica

Da una parte l'opposizione, dall'altra il comune e la fondazione Ugo da Como
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Il cubo-ristorante nella rocca fa ancora discutere.

Il Movimento Cinque Stelle attacca ancora il progetto. Per il sindaco Tardani, però, non sarebbe affatto così. La seduta consiliare dedicata al cubo nella rocca è servita «per sciogliere ogni dubbio - rileva la consigliera Cinque Stelle Rossella Magazza -: sarà un ristorante. Il sindaco sostiene che non vi sia nulla di strano nell’apertura di un punto di ristoro tra le mura, poiché situazioni analoghe sono presenti in tanti siti storico culturali d’Italia. La nostra impressione, tuttavia, è che mentre in altri siti ci pare che i punti ristoro siano strumentali a una migliore fruibilità del monumento, nel caso lonatese il contesto storico sia strumentale al funzionamento del ristorante, a servizio del profitto economico».

E la dimostrazione di questa starebbe per il Movimento nella pubblicità della società di catering che vi organizza eventi: «La rocca è prestigiosa location per le aziende - si legge - ed incantevole cornice per ricevimenti nuziali, con possibilità di cerimonie in loco». Ma il profitto economico, aveva sottolineato nella seduta consiliare il presidente della fondazione Ugo da Como, Sergio Onger, «è necessario alla sopravvivenza stessa dell’ente: i profitti della tensostruttura coprono il 30% del bilancio, senza di essi saremmo ridotti a stato larvale. L’avere una struttura riscaldata ci consentirà di organizzare eventi e congressi». Il sindaco Roberto Tardani: «Non vedo cosa ci sia di male se strutture museali abbiano un ristorante: non vedo perché non possa fermarmi a bere il caffè dopo la visita».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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