Costo dei parcheggi a Salò, è polemica tra albergatori e Comune
Albergatori in agitazione a Salò per le nuove tariffe dei posti auto loro riservati nei parcheggi comunali. Ma il sindaco non ci sta e rispedisce le critiche al mittente: «Prezzi di favore a sostegno del turismo, pagano di più i residenti».
La vicenda
La polemica è montata dopo la pubblicazione della delibera di Giunta che ha approvato le modalità e i criteri di assegnazione dei posti auto negli autosilo di viale Landi e piazzale Martiri della Libertà e, contestualmente, le nuove tariffe. A far discutere sono soprattutto i costi dell’abbonamento per le strutture ricettive nello spazio di viale Landi: 292,80 euro mensili (240 euro + Iva 22%), per un periodo minimo di otto mesi.
«Troppi», dicono gli albergatori, ai quali in novembre il Comune aveva prospettato un costo di 150 euro. Nel parcheggio di piazza Martiri, invece, un posto auto costerà agli albergatori 97,60 euro mensili (80 euro + Iva 22%), contro i 75 prospettati in novembre. Il sindaco Giampiero Cipani considera, però, pretestuosa la polemica: «Intanto va detto che sui due parcheggi andremo a investire più di 400mila euro e che Salò avrà finalmente autosilo degni di questo nome. Ricordo inoltre agli albergatori che in viale Landi mettiamo a loro disposizione la bellezza di 60 posti su un totale di 113, peraltro concedendo agli operatori la possibilità di affittare il parcheggio solo per gli 8 mesi di alta stagione».
Ma ciò che a Cipani non va giù sono le critiche sulle tariffe: «Considerando che gli albergatori scaricano l’Iva, alla fine pagano poco rispetto a quanto spende un privato cittadino residente (122 euro al mese per 12 mesi in viale Landi, ndr)». Il sindaco, parlando di piazzale Martiri, aggiunge che «gli albergatori pagano 80 euro al mese per 8 mesi, in tutto 640, mentre un residente paga 12 mensilità per un totale di 732 euro. Questa è una polemica che non sta in piedi. Anzi, temo di essere accusato di favorire gli operatori a discapito dei residenti. E non sto a ricordare quanto investe il Comune in cultura, eventi e promozione». Per il sindaco, insomma, la polemica è chiusa. Ricordiamo infine che sono state stabilite anche le tariffe degli abbonamenti per chi lavora a Salò, modulabili su 5, 6 o 7 giorni a settimana.
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