Condotte sublacuali, via a tre mesi di cure
Sublacuali ancora sotto i ferri. A un anno dalla precedente ispezione, i tecnici della Drafinsub di Genova tornano nelle profondità del Garda, su incarico di Acque Bresciane, per riparare i punti corrosi del doppio tubo in acciaio che trasporta per 7,396 km, tra Toscolano e Torri, i reflui non trattati della sponda bresciana destinati al depuratore di Peschiera.
Ieri è iniziato l’allestimento del pontone che sarà la base del cantiere, che durerà tre mesi.
L’operazione movimenta due motonavi, una camera iperbarica d’emergenza, un veicolo filoguidato e un impianto di saturazione per operazioni in altofondale, 40 tecnici specializzati e 30 bilici, anche da Scozia e Olanda, per il trasporto delle attrezzature. È un appalto da 1,5 milioni di euro, che fa seguito a quello da 1,8 milioni del 2019. Ancora una volta si tratta di mettere una pezza alle criticità di una condotta giunta a fine vita.
Le ultime ispezioni evidenziano 248 punti deteriorati e corrosi, quasi tutti a una profondità compresa tra -146 e -188 metri. Saranno riparati con «cerotti» metallici. Per Acque Bresciane lo stato delle condotte porta alla «consapevolezza che non è possibile garantire il mantenimento in vita del collettore in totale sicurezza oltre la durata originaria».
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