Con «Gramen» il Lefay Resort innova anche in cucina
Innalzare ad ogni stagione l’asticella nell’eccellenza del comfort, dell’ospitalità e del benessere: questa la mission della famiglia Leali per i suoi Lefay resort sul Garda e a Pinzolo. E la recente ampia ristrutturazione dell’albergo di Gargnano ha permesso di avviare proprio un’ulteriore evoluzione dei due ristoranti per proporre una cucina realmente nuova tutta nel segno della gustosa salubrità.
La «Limonaia» è stata infatti rinnovata con un’offerta di cucina classica-contemporanea, attenta al benessere e alla digeribilità, mentre le maggiori novità sono state riservate per il nuovissimo, originale «Gramen», aperto anche agli esterni. Qui infatti va in scena la rivoluzione voluta dai Leali e tradotta dallo chef Matteo Maenza: una proposta di piatti vegetariani e di pesce, senza l’utilizzo di carni e latticini, con la peculiarità esclusiva di fare abbondantemente ricorso alle essenze che i diversi giardini del parco del resort offrono a chi le sa cogliere e che solo il Garda, con il suo straordinario clima, può donare.
I sapori del lago di Garda
I piatti del «Gramen» sono così un sapiente inno ai profumi e ai sapori delle erbe e dei fiori del Benaco, alla dolcezza, all’amaricante e al piccante di tante foglioline variamente lavorate e messe al servizio dell’esaltazione del gusto originale di pesci e crostacei di mare e di lago, delle paste e delle verdure fresche, lambite dal calore o fermentate. Con esiti di piena, esaltante soddisfazione. Come nello Spaghetto al nero, dove l’inconfondibile colorazione non è figlia della seppia, ma d’una cottura in una riduzione di carote e il delicato sapore marino arriva dalla lavorazione intelligente di alghe e plancton. Piatto da applauso, al pari ad esempio, del Riso con menta selvatica e piselli, dell’Ostrica dall’incredibile, gradevolissima consistenza, con brodo di radici, mela e finocchietto, o della Spigola marinata con acetosella e caviale. Un salutare, golosissimo viaggio tra mare, orto e giardino con tecniche e mano avvertita per un risultato equilibrato e spesso sorprendente che segna una nuova tappa avanzata nella ricerca del gusto.
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