Garda

Come raggiungere l’isola di San Biagio, un tempo dominata dai conigli

Le migliaia di turisti che ogni anno arrivano qui a frotte per visitare l’isola di Manerba del Garda l'hanno rinominata «Paradies»
Un’incantevole isola lacustre nel Garda - © www.giornaledibrescia.it
Un’incantevole isola lacustre nel Garda - © www.giornaledibrescia.it
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C’è chi la conosce da sempre come isola dei conigli, mentre i novizi che la chiamano col suo nome ufficiale: isola di San Biagio. C’è chi la visita da decenni e chi l’ha scoperta per il singolare istmo che a causa della siccità l’ha collegata alla terraferma.

La preziosa isola di Manerba del Garda, comunque, da sempre attira e affascina. Il suo nome è dovuto alla presenza di conigli che la abita(va)no e per questo era utilizzata come riserva di caccia dai nobili che ne erano proprietari. Dal 2007 è di proprietà del campeggio «San Biagio» ed è parte della Riserva Naturale della Rocca di Manerba del Garda, nata appunto per lo studio e la protezione delle biodiversità dell’ambiente del lago. A pochi metri da Punta Belvedere spuntano così prati verdi, cipressi e cespugli fioriti su una superficie di circa 7mila metri quadri - dove si può apprezzare il bellissimo panorama verso la scogliera della Rocca di Manerba oppure abbronzarsi e ristorarsi al chiosco presente sull’isolotto.

Come raggiungere l'isola

A renderla ancora più unica è il fatto di poterla raggiungere a piedi, quando le condizioni lo permettono, tramite una striscia di fondale che la collega con la terraferma dove sorge il camping. Nei periodi di acqua molto bassa il livello arriva alle ginocchia, in quelli emergenziali è un discorso a parte. Per i meno avventurieri, comunque, è attivo un servizio di taxi-boat a pagamento che collega al Porto Torchio. Ma sono anche tanti coloro che la raggiungono a bordo di kayak o sup. Inoltre l’isolotto, lungo 110 metri e largo 70, è dotato anche di un piccolo pontile di legno utilizzato per l'attracco delle barche.

Quando si abbassa il livello emerge il percorso - © www.giornaledibrescia.it
Quando si abbassa il livello emerge il percorso - © www.giornaledibrescia.it

I dintorni dell’Isola dei Conigli, comunque, sono molto frequentati dagli amanti delle immersioni subacquee: lo Scoglio dell’Altare (secondo l’Enciclopedia Bresciana chiamato così perché un tempo su di essi veniva celebrata, una volta all'anno, la Messa, alla quale assistevano tutt’intorno i pescatori, radunati sulle loro barche) è sicuramente uno dei più conosciuti siti di immersione del lago di Garda, con la parete scende fino alla profondità di 150 metri, ed è famosa per due grandi balconate ricoperte di spugne gialle e per una grotta che presta rifugio a grossi esemplari di pesce persico reale, lucci, tinche, anguille e alborelle.

Isolotti

E poi c’è l’acqua che bagna tutto questo: intorno all’isola ci sono altri piccoli isolotti, per lo più consistenti in banchi affioranti, coperti di canneto. In questo contesto, il tipo di fondo che si trova intorno alla spiaggia offre un’acqua dai toni caraibici e la possibilità di fare un tuffo in quello che tanto ricorda il mare. In prossimità dei canneti, inoltre, i bassi fondali sprofondano improvvisamente in suggestivi canyon subacquei - per i quali occorre comunque fare molta attenzione. I tedeschi, che insieme ad altre migliaia di turisti a frotte ogni anno arrivano qui per visitare l’isola dei conigli, hanno rinominato tutto questo Paradies.

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