Garda

«Cine-ma corto», in castello a Moniga cortometraggi da tutta Europa tra musica e fotografia

Si inizia martedì 11 luglio con l’unica opera italiana inserita nella rassegna: «Quaranta cavalli» di Luca Ciriello del 2020
Il castello di Moniga accoglie la nuova edizione
Il castello di Moniga accoglie la nuova edizione
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Moniga universalmente riconosciuta come capitale del chiaretto si candida, e ormai è ufficiale, a diventare anche capitale gardesana del cinema breve. La rassegna dedicata a questa particolare arte è diventata tradizione. «Cine-ma corto» sta per tornare. E lo farà proprio questo mese, con tre date tagliate su misura di Moniga e del bellissimo contesto in cui la rassegna avrà luogo, ossia le mura del castello che svetta sul lago.

Poco è cambiato rispetto all’edizione dell’anno passato: piaciuta la formula, che anzi, a dire del direttore artistico della rassegna Matteo Delai «è stata di serata in serata sempre più apprezzata, da un pubblico crescente in numero e in partecipazione attiva», non si cambia. E quindi le tre date previste per «Cine-ma corto» saranno sempre arricchite da una mostra fotografica a far loro da cornice, da una performance musicale in apertura di serata e dalla proiezione, per ciascun appuntamento, di tre cortometraggi provenienti da ogni angolo d’Europa e accuratamente selezionati dall’organizzazione.

Organizzazione che ha il primario obiettivo di accendere i riflettori sul cinema breve, stimolando il dibattito attorno alla forma artistica, ma anche attorno ai contenuti che le singole produzioni trasmettono: «Si cerca - sottolinea ancora Delai - di incoraggiare il dialogo». Ecco spiegato il perché «Cine-ma corto» non sia semplicemente una serie di proiezioni fine e se stessa, ma un festival a tutto tondo, con tanto di premiazione finale in cui inciderà il voto del pubblico presente. Una gara tra i corti in programmazione, per cui l’invito è di partecipare a tutte le serate.

La prima serata

Serate che saranno ricche e variegate, con produzioni di generi diversississimi tra loro: ci saranno corti d’animazione, ma anche documentari e finzione. Il primo appuntamento è dunque martedì 11 luglio. Serata in cui si potrà ammirare l’unico corto italiano inserito nella rassegna: «Quaranta cavalli», opera di Luca Ciriello del 2020. Le altre due proiezioni saranno una statunitense, «The Letter Room» della regista Elvira Lundt (2020), l’altra portoghese, «Ice Merchants» di João Gonzalez (2022).

La seconda serata

La seconda è invece in programma martedì 18 luglio. Anche in questo caso, tre proiezioni: «Neon Phantom» di Leonardo Martinelli (Brasile, 2022), «Wrought» di Penner e Sigrithur (Canada, 2022) e «Short Calf Muscle» di Victoria Warmerdam (Paesi Bassi, 2019).

La terza serata

Infine, la serata conclusiva, prevista per martedì 25 luglio. È prevista la proiezione di «Spider» di Nash Edgerton (Australia, 2007), «Love, Dad» di Cam Van Nguyen (Repubblica Ceca, 2021) e di «Archibald’s Syndrome» di Daniel Perez (Francia, 2019).

Tutti i film, tanto quando l’anno scorso e nel rispetto dell’opera originaria, saranno proiettati in lingua originale e sottotitolati in italiano e in inglese. Ingresso 4 euro e parte del ricavato sarà destinato ai registi. Tutte le serate cominceranno alle 20.30 con la possibilità di visitare la mostra fotografica. Alle 21, invece, inizieranno le performance musicali, mentre alle 21.30 via con le proiezioni dei corti in programmazione quella sera.

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