Garda

Chiazze nere in spiaggia: non è gasolio, ma alghe putrefatte

Molti pensavano fosse uno sversamento di carburante. «Colpa della siccità che ha fatto ritirare il lago di diversi metri»
  • Le chiazze in spiaggia hanno destato la preccupazione dei passanti
    Le chiazze in spiaggia hanno destato la preccupazione dei passanti
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    Le chiazze in spiaggia hanno destato la preccupazione dei passanti
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La segnalazione arriva da Moniga: lungo la spiaggia vicino al porto, in tanti hanno notato chiazze di materiale nero non bene identificato che hanno destato non poca preoccupazione nelle ultime settimane. Anche perché il collegamento veniva tutto sommato semplice: siamo al limitare del porto, piuttosto vicino al distributore che eroga carburante per le imbarcazioni, il colore e la consistenza delle chiazze lasciava pensare al peggio.

Un’equazione non confermata però dagli uffici comunali, tantomeno dal sindaco di Moniga Renato Marcoli né dal comandante della Polizia locale dell’Unione dei Comuni della Valtenesi Massimo Landi: tutti concordi sul fatto che non si tratti di materiale inquinante sversato a lago o giunto chissà da dove. O meglio: è brutto da vedersi ed è pure maleodorante, ma, spiega Marcoli, «si tratta di alghe in decomposizione. Ci sono numerose chiazze del genere lungo il litorale, più o meno evidenti. Purtroppo il lago è molto basso e si è ritirato dalla spiaggia di almeno dieci metri, in certi punti anche venti».

Le alghe che prima, con il lago in condizioni normali, stavano sott’acqua, ora sono sulla spiaggia: «Muoiono - conferma il comandante della Locale -, si decompongono e generano quello strato nerastro che si può vedere a riva». Un’altra brutta conseguenza della siccità.

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