Chiazza rossastra a Rivoltella, il Wwf lancia l’allarme
Simile, ma diversa la chiazza rossastra che è apparsa ieri a Rivoltella rispetto a quella di giugno, comparsa invece nelle acque antistanti la Spiaggia d’oro: simile per colore e consistenza, diversa per le condizioni con cui i due fenomeni si sono manifestati.
Ieri la segnalazione del Wwf, i cui attivisti sono stati allertati da un cittadino di passaggio nella tarda mattinata: una grande chiazza brunita, tra il rosso, il giallo e il marrone, interessava tutto il tratto di litorale compreso tra l’inizio della nuova passeggiata a lago di Rivoltella e la sua conclusione, ossia fino alla Madonnina della Villa.
I responsabili del Wwf Bergamo-Brescia, verificata con i propri occhi la situazione, hanno provveduto così ad avvertire le autorità competenti: Polizia locale, Ats ed Arpa, oltre ad Acque Bresciane che, una volta verificate le condizioni dello sfioratore lì presente, ha constatato che fosse «asciutto» e, di conseguenza, da escludere dalla lista dei sospettati.
Tra i sospettati, invece, anche stavolta sono le alghe, colpevoli confermati della chiazza comparsa alla Spiaggia d’oro a giugno: Arpa ieri ha provveduto ad effettuare i campionamenti utili a stabilirlo, anche se il Wwf è scettico. Perché se è vero che il fenomeno di ieri appare a prima vista simile a quello di giugno, è altrettanto vero che «le condizioni sono diverse: non fa più caldo, non ci sono stati fenomeni meteorologici tali da provocare fioriture anomale e - spiegano i rappresentanti del Wwf Bergamo-Brescia - questa nuova chiazza era arricchita da una densa schiuma provocata presumibilmente da tensioattivi, poi scomparsa con il trascorrere delle ore. Resta poi il fatto che anche questo tratto di litorale è interessato da scarichi abusivi».
Un problema, quest’ultimo, che viene segnalato ormai da anni e per il quale il Wwf ha presento anche una denuncia alle autorità giudiziarie.
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