Garda

Chiatta nel lago: «Il tubo regge, ma bisogna fare presto»

La tubatura che trasporta i reflui fognari da Salò a Maderno pare reggere. Arriva il piano condiviso per il recupero del relitto
CHIATTA: DIECI GIORNI PER LA SOLUZIONE
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C’è finalmente un piano d’azione condiviso per la messa in sicurezza della condotta fognaria urtata dalla chiatta. Lo ha presentato ieri in Prefettura la ditta proprietaria del relitto, al quale si proverà a far ripetere, a ritroso, il percorso che aveva fatto inabissandosi, trainandolo da riva lungo il solco che ha creato sul fondale.

Per farlo si utilizzeranno mezzi meccanici posizionati a terra, nel cantiere edile allestito a Villa Itolanda, affacciato sulla porzione di lago in cui si trova il relitto, da giorni adagiato a 28 metri di profondità, trattenuto da una tubatura in polietilene che trasporta i reflui fognari da Salò a Maderno. La condotta urtata dal relitto si è inarcata ma non spezzata.

«Il tubo regge - dice il sindaco Andrea Cipani al termine dell’incontro a Palazzo Broletto -, non è il caso di fare allarmismi, ma è chiaro che la situazione va risolta al più presto».

La ditta si è impegnata a portare a termine l’intervento nel giro di 10 giorni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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