Chiatta affondata, scongiurato il rischio ambientale

La condotta subacquea è salva. La chiatta non le è più addosso con il suo peso di oltre 40 tonnellate. L'ecosistema del lago e la qualità delle acque gardonesi sembra essere in salvo.

Un sospiro di sollievo per la popolazione della cittadina benacense, dopo che con la chiusura del Centro di coordinamento dei soccorsi per decisione prefettizia può dirsi archiviata l'emergenza della chiatta. Certo restano ancora da valutare i danni subiti dalla tubazione e la rimozione della chiatta, che va recuperata.

Intanto però rimosse le catene che vincolavano la tubazione, quest'ultima si è allontanata di un paio di metri dalla chiatta, risultando così in posizione di sicurezza.

E' la parola fine così dopo 13 giorni per la vicenda della chiatta affondata. La bettolina, impiegata da una impresa edile impegnata in lavori di ristrutturazione di una villa a lago, ha rotto gli ormeggi nottetempo mentre si trovava davanti alle acque del porto del Casinò. La chiatta affondata è stata notata da alcuni sub solo il 26 novembre, “appoggiata” alla condotta sublacuale. Poi sono seguiti due tentativi per recuperarla: il primo il 29 novembre, il secondo il giorno dopo, ma entrambi sono falliti. Oggi infine l'emergenza è finita.

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