Chiatta affondata: ora arriva il «cerotto» per la condotta
Una fascia di riparazione in acciaio a protezione del tratto di condotta urtato dalla chiatta affondata al porto del Casinò. Un intervento che Garda Uno attuerà nei prossimi giorni e che porrà la parola fine alle preoccupazioni legate alla tenuta della tubatura in cui scorrono, in direzione Maderno, 90 litri di reflui fognari al secondo per diverse ore al giorno.
Assodato che la condotta non ha subìto danni rilevanti e si presenta integra, i tecnici di Garda Uno hanno comunque deciso di collocare, nel punto sollecitato dal contatto con il relitto, questa sorta di tutore di sicurezza, un mega cerotto d’acciaio per proteggere e rinforzare la condotta, che in ogni caso resterà nel punto in cui si trova.
«Mercoledì - riferisce Alessandro Andreatta, responsabile della Gestione Reti di Garda Uno - i sommozzatori della ditta Carmar Sub di Ancona effettueranno alcune misurazioni funzionali alla realizzazione della fascia in acciaio, che contiamo di collocare a breve. Poi, a inizio 2018, provvederemo a ripristinare gli ancoraggi della condotta».
Si chiude così, fortunatamente senza perdite di liquami nel lago, il caso scoppiato lo scorso 26 novembre, quando dei sub amatoriali si imbatterono nella bettolina affondata a ridosso della tubazione. Resta da risolvere la questione del recupero del relitto, così come restano da accertare responsabilità e circostanze dell'affondamento (se ne sta occupando un'inchiesta della Procura).
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