Garda

Certilingua, un super diploma per affrontare il mondo globale

L’ultima novità del liceo «Fermi» è l’attestato che certifica competenze di profilo internazionale
Proiettato al futuro. Il liceo «Enrico Fermi» di Salò
Proiettato al futuro. Il liceo «Enrico Fermi» di Salò
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Una scuola che si internazionalizza e si apre a un mondo sempre più piccolo e globalizzato, radicata nel territorio ma con lo sguardo puntato dritto all’Europa. Parliamo del liceo «Enrico Fermi», nato a Salò nel 1965 come sezione staccata del «Calini» di Brescia e divenuto autonomo nel 1975, che negli ultimi anni ha vissuto una profonda metamorfosi: da scuola di provincia a liceo di eccellenza. E i dati dei rapporti Eduscopio della Fondazione Agnelli sono lì a confermarlo. L’ultima novità introdotta dal Fermi si chiama «Certilingua» ed è l’attestato europeo di eccellenza per competenze plurilingui e internazionali. Una sorta di super diploma che attesta conoscenze nel plurilinguismo e capacità di interagire in contesti internazionali e che costituisce un valore aggiunto al diploma di maturità, facilitando l’accesso ad università straniere o al lavoro in ambito internazionale. Per ottenerlo è necessario dimostrare la conoscenza di due lingue straniere a livello B2 o superiore, l’apprendimento di almeno una disciplina non linguistica nelle lingue certificate e la partecipazione a progetti di cooperazione europea o internazionale di cittadinanza attiva.

«Super diplomati». Non è facile: servono studio, dedizione, capacità e passione. Al «Fermi» (unico istituto bresciano accreditato Certilingua con il «Gambara») l’anno scorso ce l’hanno fatta in due, Francesco Bondi e Maria Fiore Schuhmann, che hanno dimostrato di avere abilità adeguate ad affrontare le diversità linguistiche e culturali che il mondo globalizzato richiede. È il segno di una scuola che cresce (51 classi il prossimo anno, di cui 14 prime, due in più di quest’anno), che vede consolidati tutti gli indirizzi (anche il classico ha superato le difficoltà degli anni scorsi: a settembre sarà attivata una prima con 28 iscritti), che primeggia a livello nazionale in numerosi concorsi e che ottiene risultati notevoli nelle simulazioni dei test di ingresso all’università.

«Abbiamo promosso progetti che guardano all’Europa, cercando di modernizzare un ottimo istituto, con una lunga tradizione, ma che forse era un po’ statico», dice la dirigente scolastica, prof.ssa Maria Gabriella Podestà, che si toglie anche un sassolino dalla scarpa: «Peccato per le resistenze di uno zoccolo duro di insegnanti che si oppone ai cambiamenti e a certe idee innovative e che ha portato a due ispezioni ministeriali». «Ispezioni - aggiunge il vicario, prof. Marco Basile - che non hanno fatto altro che confermare il valore del progetto e dei risultati lusinghieri ottenuti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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