C'è (ancora) puzza nell'aria: il caso torna in Consiglio
La piaga è tutt’altro che sanata e l’aria ai Barconi di Calcinatello è pesante. Pesante in tutti i sensi, perché nell’esasperazione generale per un problema che si manifesta puntuale da tempo immemore, i cattivi odori in zona non accennano a diminuire. Ed ecco dunque che sul tavolo del sindaco arriva un’interrogazione per fare il punto.
Dopo il mezzo fallimento del «monitoraggio sistematico del disturbo olfattivo» realizzato da maggio a novembre 2016 e i cui esiti sono stati resi noti a marzo 2017 (esiti che non sono stati quelli sperati, ossia dati certi e sufficienti per far scattare la seconda fase dell’iniziativa, l’approfondimento della problematica olfattiva da parte delle aziende), si è passati a un «monitoraggio esteso e continuativo». Monitoraggio che in termini numerici sta dando ottimi frutti: le segnalazioni ad Arpa e Polizia locale, purtroppo, fioccano da parte sia dei comitati calcinatesi che da anni si battono affinché si arrivi a una soluzione, sia di «normali» cittadini sotto assedio del cattivo odore. E, pure, dai consiglieri comunali: Tiziana Spreafico, che siede in Consiglio per il gruppo Bene Comune, si è fatta portavoce di questo profondo malessere e ha presentato un’interrogazione proprio su questo tema.
Spreafico torna a segnalare «l’imbarazzante prolungarsi della situazione di grave disagio olfattivo e viario in cui versano a Calcinatello i residenti in località Barconi e dintorni», richiamando all’attenzione dell’amministrazione «le reiterate segnalazioni scritte che i residenti stessi inviano ormai da anni riguardo a tali problematiche». Il consigliere, dichiarandosi «preoccupata dalle informazioni pervenute direttamente da essi e indirettamente dai quotidiani, e soprattutto dall’intensificarsi dei fenomeni, che nelle ultime settimane sembrano essere diventati insopportabilmente molesti», chiede dunque di «conoscere cosa si intenda fare per affrontare una situazione che per noi è patologica». Se ne parlerà in Consiglio comunale.
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