Caso in prescrizione, prosciolta la Tanghetti
Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. La prima sezione del Tribunale, presidente Vittorio Masia, proscioglie Tersilla Tanghetti, volto e anima dell’associazione Sergio Minelli, e la dozzina di suoi collaboratori accusati di sequestro di persona e di maltrattamenti di diversi ospiti delle loro strutture di accoglienza.
Dopo l’accusa di riduzione in schiavitù, caduta per effetto della pronuncia della Corte di Cassazione, che nello scorso mese di dicembre ha reso definitivo il proscioglimento pronunciato dal gup, cadono anche i cosiddetti reati fine.
A carico della Tanghetti e dei suoi collaboratori, che ha accolto con le lacrime il verdetto del Tribunale, resta ora solo l’accusa di associazione per delinquere. A marzo verrà discussa anche questa ipotesi di reato. Secondo i difensori degli imputati, per evitare di pronunciarsi due volte sullo stesso fatto, eventualità vietata dal principio del ne bis in idem, il Tribunale dovrà dichiarare il non luogo a procedere anche in questo caso.
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