Campione: prima il botto, poi il primo distacco dalla falesia
Il fischio della sirena. Poi il boato. Poi una nuvola di polvere. E la roccia che si spacca. Da ultimo i massi che precipitano lungo la falesia. Alle 13.24 di ieri ha avuto luogo la prima delle tre-quattro volate di esplosivo che dovranno «alleggerire» - neutralizzandone la pericolosità - il pilastro roccioso instabile rimasto in parete, proprio nel punto in cui si verificò la grande frana del 19 novembre 2014.
Mille metri cubi di materiale roccioso incombente sul borgo ieri tramutato in un paese fantasma. L’evacuazione ha avuto inizio alle 11. Solo 35 dei 159 residenti nella frazione a lago di Tremosine sono rimasti in paese, radunandosi nella tensostruttura predisposta in spiaggia.
A presidiare il borgo 26 uomini della Protezione Civile (i gruppi Ana di Vesio e Salò e i Volontari di Tremosine), 10 vigili del fuoco, un’ambulanza, una pattuglia dei carabinieri di Limone e una della Polizia stradale di Salò. Con loro anche il sindaco Battista Girardi, affiancato dal tecnico comunale Massimo Bosio.
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