Boschi: «Il grido degli M5S ora è omertà omertà»
«Siamo all'inizio, cominciamo la parte decisiva della cavalcata verso le riforme costituzionali». Lo ha detto a Desenzano il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi nella tappa bresciana della campagna del Partito democratico in vista del referendum sulle riforme costituzionali di ottobre.
Boschi che è intervenuta solo sul palco, ha spiegato: «Senza il parere dei cittadini ad ottobre il lavoro fatto in aula negli ultimi due anni non è servito a nulla». Il ministro contestato da un gruppo di giovani di un centro sociale e da esponenti di Fratelli d'Italia all'esterno dell'albergo che ha ospitato la conferenza, ha replicato «non ci hanno fermato 83milioni di emendamenti e non ci fermano nemmeno poche decine di persone che contestano in piazza».
E sulle polemiche con il Movimento 5 Stelle, il ministro Boschi ha affermato: «Noi siamo garantisti e lo siamo anche con il sindaco di Livorno raggiunto da avviso di garanzia non come gli esponenti del Movimento che sono garantisti con i loro e giustizialisti con gli altri».
Boschi ha quindi aggiunto «Di Maio era a Lodi questa mattina, mi auguro che domani vada a Livorno a chiedere le dimissioni del suo sindaco». «Il 21% dei comuni amministrati dal Movimento 5 stelle - ha concluso - ha problemi con la giustizia, ma il loro grido onestà, onestà diventa omertà, omertà quando riguarda loro».
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