Garda

Boato sonico nel cielo del Garda

L'Aeronautica militare ha fatto sapere che si è trattato di uno scramble reale
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Uno scoppio nel cielo del Garda e non solo. Un boato che si è sentito attorno alle 16 a Desenzano, a Padenghe, ma anche nei comuni dell’entroterra, fino a Castiglione delle Stiviere. E che, a quanto si apprende, è stato percepito anche a Verona, Mantova, Ferrara.
 
Sembra ormai accertato che due caccia, due Eurofighter in azione, coordinati dal Comando Operazioni Aeree di Poggio Reantico, abbiano intercettato un aereo che stava sorvolando la Lombardia. Ma quando hanno superato il muro del suono, due forti boati si sono propagati dal cielo su tutta l'area di volo rendendoli udibili dal Garda a Ferrara, Verona, Modena e Bologna.

L’Aeronautica militare ha fatto sapere che si è trattato di uno scramble reale, termine militare che definisce l’atto di far decollare un caccia per intercettare e identificare un aereo sconosciuto. "Due caccia Eurofighter del 4° Stormo dell'Aeronautica Militare si sono alzati in volo per intercettare un velivolo Embraer, decollato dall'aeroporto di Bodrum in Turchia e diretto a Ginevra in Svizzera - si legge nel comunicato dell'Aeronautica - che non riusciva a mettersi in contatto con gli enti del controllo del traffico aereo italiano per motivi tecnici. I velivoli intercettori del 4° Stormo di Grosseto, in servizio di allarme sul territorio nazionale, hanno raggiunto e identificato il velivolo e, dopo aver accertato l'assenza di una minaccia, sono rientrati alla base".

Il servizio è garantito dal 36° Stormo di Gioia del Colle, dal 4° Stormo di Grosseto e dal 37° Stormo di Trapani con velivoli caccia Eurofighter. Dopo le 15 infatti un aereo civile di linea ha varcato i confini dei cieli italiani senza contattare via radio gli enti del controllo del traffico aereo. Un aereo che dalla Turchia stava raggiungendo Ginevra.

Immediatamente dall’aeroporto militare di Grosseto, in Toscana, sono partiti due Eurofighter che dovevano intercettare l’aereo sospetto. Quando i due caccia si sono trovati all’altezza dell’area tra Ferrara e Verona, hanno virato verso la Lombardia dove si trovava l’aereo, e qui hanno attivato i post-bruciatori. Una manovra che ha provocato quello che tecnicamente viene definito boato sonico, ossia quel suono generato dalle onde d’urto create da un aereo che si muove, in un fluido, con velocità superiore alla velocità del suono.

 
 

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