Boato sonico: ecco perché si è sentito
Temperatura, densità e umidità dell'aria: sono i fattori che hanno reso udibile a terra il boato sonico di oggi pomeriggio nella zona del Garda.
Condizioni meteorologiche favorevoli al propagarsi di un suono, quello provocato dal superamento della barriera del suono da parte dei due caccia Eurofighter in volo oggi, che generalmente non si verificano.
Di norma, infatti, come spiegano i tecnici dell'Aeronautica militare, "alle quote di volo tenute in simili operazioni il boato sonico non è percepito al suolo".
I due caccia che dopo le 15 sono decollati dall'aeroporto militare di Grosseto, seguendo una precisa procedura Nato, per individuare un aereo civile di linea che era entrato nella zona di volo italiana senza aver fornito le credenziali agli enti del controllo del traffico aereo, si trovavano ad una quota di 13 chilometri. "A queste quote viene garantito che il boato non si percepisca. Ma le condizioni meteo di oggi hanno fatto sì che, contrariamente al solito, il suono arrivasse a terra".
Il fatto poi che il boato si sia percepito proprio nella zona del Garda è da far risalire alla posizione di volo dei due caccia che, con tutta probabilità, si trovavano a sorvolare l'area bresciana proprio al superamento della barriera del suono.
L'operazione dell'Aeronautica militare, chiamata scamble reale, è poi stata condotta a termine. Il volo di linea partito dalla Turchia e diretto a Ginevra è arrivato a destinazione dopo che il problema tecnico di comunicazione è stato risolto. L'equipaggio si è scusato per l'inconveniente comunicando con gli enti di controllo milanesi.
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