Garda

Beni congelati agli oligarchi russi, c'è anche un residence a Sirmione

Si tratta di beni riconducibili a Grigory Vikotorovitsi Berezkin, presidente del consiglio di amministrazione di «Esn»
Una veduta di Sirmione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Sirmione - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Immobili per 15 milioni di euro. Un intero complesso residenziale a Sirmione è stato posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. Si tratta di beni riconducibili a Grigory Vikotorovitsi Berezkin, presidente del consiglio di amministrazione di «Esn», un gruppo di private equity che ha investimenti in settori che vanno dai media all'energia, dalle infrastrutture alla petrolchimica, dall'informatica alle risorse naturali.

Gli immobili, del valore di oltre 15 milioni di euro, congelati dalla Finanza nonostante risultino intestati a società straniere, sarebbero interamente di proprietà dell’oligarca russo inserito nella black list dell'Unione europea.

Il Garda è da sempre meta dei turisti russi e secondo le indagini di settore con lo scoppio della guerra il Benaco ha perso 20 milioni di euro di introiti per la mancanza di turisti da Mosca.

Oltre al sequestro in provincia di Brescia, un altro oligarca russo è finito nel mirino delle autorità italiane. Si tratta di Eduard Yurevich Khudaynatov, uomo d'affari che opera nel settore dell'energia, colpito da un provvedimento che supera i 57 milioni di beni sequestrati. Sotto sigilli, un complesso immobiliare denominato «Villa Altachiara» a Portofino (Genova), Villa Serena a Roma (quartiere Parioli), del capitale sociale di una società con sede a Portofino e di una Porsche 911 turbo.

Negli ultimi mesi, alla luce del conflitto in Ucraina l’Italia ha sequestrato ville e yacht di proprietà di cittadini russi per un valore di oltre 900 milioni di euro. Solo a maggio, le autorità del nostro Paese avevano confiscato uno yacht di lusso del valore di circa 700 milioni di dollari ritenuto di proprietà di Khodayatov, collegato al presidente russo Vladimir Putin.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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