Base a Soiano, 80 colpi nel Nord Italia: ko la banda del furgone

I carabinieri di Palmanova (Udine) l'hanno ribattezzata «Operazione Highway», perché tutti i colpi della banda ora disarticolata avvenivano lungo l'asse dell'autostrada A4 o quello dell'A21. I due rumeni finiti in manette e il terzo complice ora ricercato, infatti, avrebbero piazzato furti in dodici province, comprese nel Nord Est.

La base operativa da cui sarebbero partiti complessivamente 78 volte solo tra gennaio e maggio per mettere a segno altrettanti assalti, è stata individuata a Soiano del Lago. A inchiodare il terzetto sarebbero molti elementi raccolti dai militari in una lunga indagine: in particolare, sarebbe stato accertato il loro transito nelle province di Udine, Gorizia, Treviso, Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Brescia, Cremona, Pavia, Piacenza, Alessandria.

Proprio queste zone sarebbero state quelle in cui i ladri commettevano i furti. Oro, smartphone, gioielli e denaro liquido figurano nel bottino dei furti in abitazione, effettuati tutti nottetempo o nelle ore serali, spesso mentre in casa erano presenti i proprietari. I carabinieri per ora ne hanno recuperata parte, per un valore di circa 20mila euro.

Ingegnosa la strategia adottata dal terzetto per confondere le acque: con il furgone partivano da Soiano sino a raggiungere una piazzola di sosta o un'area di servizio. Qui, uno dei tre scendeva, scavalcava le recinzioni e si recava nell'abitato più vicino, dove metteva a segno il furto. Il tutto mentre i due complici si allontanavano con il furgone, spesso anche di un centinaio di chilometri, per evitare che questo potesse essere messo in relazione con tutti gli altri episodi. Poi a colpo avvenuto, il complice tornava sull'autostrada per essere recuperato dal furgone in un punto convenuto.

Ma proprio l'individuazione del veicolo impiegato in uno dei colpi commessi dalle parti di Gorizia ha permesso agli investigatori friulani dell'Arma di ricostruire l'attività della banda.