Garda

Balotelli: «La rissa? False dicerie. Pensate alla Nazionale»

Balotelli sarebbe stato coinvolto in una rissa sabato all'alba all'esterno di un locale di Lonato, ma il giocatore respinge tutte le accuse
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«False dicerie». Mario Balotelli su Instagram attacca i media, invitandoli a concentrarsi sui risultati della Nazionale e non sulla sua vita privata, dopo essere finito per l'ennesima volta al centro di un caso di cronaca, ancora da chiarire. Sabato all'alba sarebbe stato coinvolto in una maxirissa all'esterno di un locale di Lonato del Garda, nel bresciano, in cui Balotelli si era recato col fratello Enoch. 

«Non è successo nulla e non c'è nulla da dire», taglia corto Enoch. Il Milan preferisce non commentare. L'entourage del giocatore esclude che ci siano stati contatti fisici, nonostante Balotelli sarebbe stato ricoperto di insulti anche razzisti. Una versione che non coincide con le testimonianze. Sarà compito dei Carabinieri fare chiarezza sulla rissa in cui un uomo avrebbe rimediato la parziale amputazione di tre dita nel tentativo di sfuggire all'aggressione aggrappandosi all'obliteratrice di un pullman. 

Balotelli non è nuovo a disavventure e bravate, tanto da aver fatto parlare di sé più per i suoi eccessi da bad boy che per le prodezze in campo. Tutti lo ricordano con indosso la maglia del Milan all'epoca in cui giocava nell'Inter. O quando gettò a terra quella nerazzurra dopo la gara di Champions vinta dall'Inter sul Barcellona. 

Sempre sopra le righe, ai tempi del City diede fuoco al suo appartamento per aver acceso in casa dei fuochi d'artificio e fu beccato a tirare freccette ai ragazzi delle giovanili. 

Gli allenatori hanno avuto tutti i loro bel da fare, anche Mancini che lo fece esordire in Serie A finì col mettergli le mani addosso durante un allenamento del City. Mai però rapporto fu più difficile di quello con il codice stradale. Tra discussioni e multe salate (ha dovuto pagare 10mila sterline per 27 divieti di sosta), appena tornato in Italia nel 2015 fu fermato a Brescia per eccesso di velocità. Episodi, alternati a notti brave in discoteca, che continuano a vederlo protagonista. 

Il bad boy d'Italia resta così lontano dai riflettori sportivi e costretto davanti alla tv a vedere l'Italia agli Europei.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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