Attacco hacker, anche Comuni e scuole bresciani nel mirino
Tra le migliaia di siti hackerati dalla «Master Italian Hackers Team», la crew di cui fa parte anche il 25enne salodiano Z.R., indagato a seguito alla violazione di 60 siti istituzionali di enti territoriali, nonché di otto domini collegati all’agenzia statunitense Nasa, figurano centinaia di website bresciani.
Dall’archivio di siti oggetto di «defacement» Zone-h.org, sotto lo slogan «Security is just an illusion», firma del team, alla parola chiave «Brescia» compare una lista di 462 notificazioni di hackeraggio: la maggior parte sono siti bresciani, ma va detto che figurano anche domini italiani, o stranieri, che contengono la parola «Brescia» ma non hanno attinenza con la nostra provincia.
Di contro, altri bresciani sfuggono probabilmente a questa ricognizione di massima. Del totale, 87 sono stati violati singolarmente mentre la maggior parte, vale a dire 375, sono stati violati in massa, ossia in pacchetti contenenti siti diversi. Nella lunga lista, oltre agli indirizzi istituzionali della Provincia di Brescia e dei Comuni di Cigole, Chiari, Poncarale e Provaglio d’Iseo, si trovano quelli di istituti scolastici come il Liceo Copernico, l’Istituto Pastori e il Liceo Leonardo (cercato però con la parola chiave «bs»).
Ma anche siti di ristoranti e trattorie, esercizi commerciali, quello di Brescia mobilità, dell’Ordine degli avvocati, di alcuni Rotary Club e molti altri. E questo solo per il periodo 2014-2018. La ricerca, però, si spinge fino al 2002, per un totale di 19 pagine. L’elenco dei domini è contrassegnato da simboli, decifrabili tramite una legenda.
Accanto all’indirizzo del sito compaiono la data e il nome dell’hacker che ha notificato la violazione. Sono presenti poi delle bandierine che indicano lo Stato dov’è collocato l’indirizzo Ip del sito e varie lettere: H significa che solo la homepage del sito è stata violata, R significa che il sito è stato violato più volte (Redefacement), M sta per violazione di massa (Mass defacement) e una stellina dorata indica le violazioni a siti considerati importanti.
Qui l’elenco completo degli indirizzi bresciani hackerati. Attenzione: la schermata che appare prevede l'inserimento del codice «captcha» di 4 lettere proposte in colori differenti all'interno del campo in alto al centro. Passaggio imposto dal sito H-Zone.org per verificare che sia un utente reale (e non un robot) quello che accede al sito medisimo. Inserite le 4 lettere si apre l'elenco dei siti bresciani finiti nel mirino del Miht.
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