Assedio a colpi di cannone, a Pozzolengo si torna nel 1630
I pozzolenghesi di oggi, seduti sull’erba all’ombra delle piante del parco intitolato a don Giussani, non hanno avuto difficoltà, ieri, a immaginare come potesse apparire quella stessa area quasi quattrocento anni fa: i bravissimi rievocatori del Reggimento Strassoldo hanno reso perfettamente l’idea di quel tremendo assedio che nel 1630 vide i pozzolenghesi di allora combattere anima e corpo per contrastare l’esercito più sanguinario che la storia, forse, abbia mai conosciuto. Lo contrastarono, all’epoca, e di fatto ne bloccarono l’avanzata.

Un atto di coraggio che è stato riportato alla memoria ieri e sabato, nella due giorni di rievocazione che il Comune ha organizzato quest’anno per la prima volta: «È la rappresentazione una grande pagina di storia - ha detto il sindaco, Paolo Bellini -, la storia di una terra che ha versato sangue per difendersi e che oggi vogliamo raccontare sia ai nostri concittadini che ancora magari non la conoscono, sia ai visitatori e ai turisti, affinché possano esserne incuriositi e apprezzare ancor di più il nostro territorio».
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