Assalto notturno al vigneto: danno da 154mila euro (per ora)
Il danno periziato ammonta a 154mila euro. Ma la cifra potrebbe crescere in maniera esponenziale, a seconda di quale sarà l’esito del reinnesto di tutte le viti danneggiate.
Nella notte tra domenica 15 e lunedì 16 maggio qualcuno si era introdotto in uno dei campi dell’azienda agricola Ricchelli e aveva tagliato due ettari di vigneto: settemila piante spacciate, spezzate con cesoie a trenta centimetri dal suolo.
Un’azione criminale che oltre ad aver scosso profondamente Luciano Ricchelli, proprietario del vigneto, aveva suscitato lo sdegno dell’intero paese, tanto che nei giorni scorsi i messaggi e le azioni di solidarietà nei confronti della famiglia si sono susseguiti incessanti. Dopo una settimana l’agronomo contattato dalla famiglia ha portato a termine il suo lavoro. Ora, con la perizia in mano, sarà presentata denuncia ai carabinieri contro ignoti.
Il danno stimato dall’agronomo è di 154 mila euro, «ma bisognerà vedere - spiega il vignaiolo - perché chi ci ha colpito sapeva benissimo come agire. Quelle, quando erano state piantate quindici anni fa, erano viti di uva rossa innestate poi a una quarantina di centimetri da terra a Lugana. La squadra che ha tagliato tutto ha colpito proprio sotto l’innesto, di modo che ora, volendo tornare a produrre Lugana, siamo costretti a reinnestarle tutte: oltre al fatto che si tratterà di un lavoro immenso, nessuno può dire come andrà a finire. È difficile immaginare quante attecchiranno e quante invece moriranno».
Se si considera che il Lugana rende fino a 200 euro a quintale e che quel vitigno arrivava a produrne 250, non resta che incrociare le dita.
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