Garda

Anna Noventa, la postina sorridente di Gargnano va in pensione

Con la mano tremante e con il groppo alla gola, venerdì Anna Noventa consegnerà ai gargnanesi le ultime lettere
Anna Noventa ha maturato 39 anni di servizio - Foto © www.giornaledibrescia.it
Anna Noventa ha maturato 39 anni di servizio - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Con la mano tremante e con il groppo alla gola, venerdì Anna Noventa consegnerà ai gargnanesi le ultime lettere, cartoline e raccomandate. Alle spalle 39 anni e una manciata di mesi trascorsi come postina. E postino era suo papà Gianni.

Una tradizione di famiglia rispettata, che si interrompe perché Anna saluterà colleghi e amici visibilmente emozionata. Lascerà la divisa, una seconda pelle, la borsa e il motorino. «Anna la postina», affabile, gentile, sempre sorridente, lascia le Poste di Gargnano. «Sono contenta e nello stesso tempo certa che questo lavoro mi mancherà» racconta mentre distribuisce la corrispondenza in via XXIV Maggio e saluta tutti.

Le hanno affidato il centro del paese, ma spesso la si è vista, con la pioggia o con il sole che brucia, fuori dal paese e nelle frazioni con l’immancabile mantellina gialla. Da ragazza, dopo aver studiato al liceo classico a Roma si era iscritta a psicologia. «Mi mancavano un esame e la tesi, ma quando ho saputo che c’era un concorso alle poste mi sono iscritta subito, l’ho vinto ed eccomi qua». Nessun rimpianto per quella laurea solo sfiorata: oggi rifarebbe la stessa scelta. Il primo incarico a Salò, mentre a Gargnano, dove vive con la famiglia, ha iniziato a lavorare nel 1987. In precedenza tappe a Fasano, Barbarano e a Toscolano Maderno.

«Qui sono stata per alcuni mesi in ufficio per sostituire colleghi in ferie, ma stare al chiuso non mi piaceva. Preferisco il contatto umano, stare con la gente, dialogare. Noi postini entriamo nelle case. La gente ci racconta cose belle e meno belle. La gente ti aspetta con il caffè pronto. Questo mi mancherà da lunedì: ho consegnato lettere e cartoline a ragazzini che oggi sono adulti. Mi aspettavano con impazienza sulla porta». Anna Noventa conta le ore. E sarà strano vederla in paese senza lettere da consegnare.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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