Allarme afide: individuato un focolaio
Sul Garda torna a colpire l’afide del cipresso. Dopo l’infestazione di due anni fa che ha ferito pesantemente gli alberi tra Mantova, Brescia e la costiera benacense, il piccolo insetto, che agisce soprattutto nelle giornate tiepide di dicembre e gennaio, dimostra di aver nuovamente preso forza.
Il focolaio è stato individuato da una squadra di agronomi che ha controllato 200 cipressi tra Salò e Toscolano Maderno. «Venti giorni fa non c’erano segnali di attacchi - dice Fiorenzo Pandini, agronomo fitopatologo, direttore del Centro analisi Flormercati di Montichiari - ora il 10% è infestato con danni per ora leggeri». Due anni fa il 50% dei cipressi fu leso in maniera seria.
La buona notizia è che il piccolo insetto è facilmente individuabile da un agronomo che, armato di lente numismatica, scova le colonie. Un primo segnale d’infestazione è una «fuliggine nerastra» dovuta a muffe che crescono sugli escrementi zuccherini dell’insetto.
La cura è semplice quanto la diagnosi: «Si può scegliere se utilizzare un insetticida biologico come l’olio bianco estivo con il quale si deve fare un "lavaggio" alla pianta per asfissiare il parassita - continua Pandini - oppure un insetticida sistemico che viene iniettato da personale formato nel cipresso colpito, oppure nel terreno, ed entra nella linfa della pianta».
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