Albergo diffuso, mancano solo i 3 milioni per realizzarlo
Un albergo di casa in casa. Nel cuore della Cittadella. L'idea c'è. Il progetto ha addirittura un sostegno accademico. Di fatto mancano «solo» i 3 milioni necessari per realizzarlo: l’albergo diffuso a Lonato avrebbe tutte le carte in regola per essere amato dal turista di oggi, detto dagli esperti "permeabile": cioè che vuole vivere il territorio e cerca esperienze a contatto con chi risiede nel luogo che visita.
L’idea (inserita nel Pgt di Lonato già nel 2007) è stata rilanciata ieri in un convegno organizzato nell’ambito del Festival della sostenibilità sul Garda anche in memoria del professor Giampaolo Treccani, scomparso l’anno scorso, che molto credette nel progetto. A far gli onori di casa, in Rocca, la Fondazione Ugo da Como; relatori docenti, ricercatori ed ex studenti dell’Università degli studi di Brescia.
Un «progetto irrinunciabile», per il presidente della Fondazione Sergio Onger, «pilastro per la valorizzazione della nostra città» per il sindaco Roberto Tardani, e «in linea con la tendenza al recupero attuale - ha detto il rettore della Statale, Maurizio Tira -: recuperare è imperativo. La sfida è non fermarsi alla contabilità economica, ma introdurvi l’indotto ambientale ed economico che ne deriverebbe: forse, così, il saldo sarebbe positivo». Lo studio di fattibilità c’è, ed è datato 2014; mancano i 3 milioni per realizzarlo.
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