Garda

Albergo diffuso e una nuova spa: la frazione Piovere punta sul turismo

Sono una novantina i letti offerti nel piccolo borgo del Comune di Tignale, in 23 strutture diverse
La frazione di Piovere - © www.giornaledibrescia.it
La frazione di Piovere - © www.giornaledibrescia.it
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Presenze turistiche, reddito per i residenti, posti di lavoro, sviluppo, una spa nuova di zecca e presto anche un ufficio municipale di prossimità per la gente del borgo. Tanto per un piccolo nucleo rurale di 150 residenti come Piovere, soprattutto se si pensa che sono i frutti portati dall’albergo diffuso, nato nel 2021 dalla volontà di arginare lo spopolamento della frazione e già diventato un modello da esportare, una realtà che cresce, incentiva gli investimenti, genera benessere.

L’ultima novità è rappresentata dalla bella spa ricavata in un fondaco nel cuore del paese, con sauna, doccia emozionale e vasca idromassaggio. Un investimento di 35mila euro grazie a un contributo da 75.964 euro ottenuto dal Gal GardaValsabbia per avviare questa esperienza di ricettività diffusa di cui si parla in tante località bresciane. Merito del Gruppo Giovani Ora, soggetto capofila di un’operazione azzeccata, che ha coinvolto altri partner, dal Comune all’azienda speciale Tignale Servizi, dalla cooperativa agricola Latteria Turnaria alla Pro Loco.

L’albergo

«Siamo partiti nel 2021 con quattro appartamenti gestiti direttamente - spiegano Pietro Beradinelli e Maikol Antonioli, presidente e segretario dei Giovani Ora - e in breve siamo cresciuti, arrivando a 90 posti letto, gestendo direttamente otto appartamenti e fornendo servizi di check-in e check-out ad altri 15».

Tutte le unità ricettive sono situate a Piovere, la frazione più marginale di Tignale, alle prese con un calo demografico tipico delle aree di montagna che ha svuotato le case e rischiava di far morire il paese. Un destino segnato, dal quale il Gruppo Giovani Ora ha voluto strappare la suggestiva frazione affacciata sul Garda. «L’albergo diffuso è diventato un volano per il paese - commenta il sindaco Daniele Bonassi -, prima le gente vendeva le case, ora investe e ristruttura».

Questo tipo di ricettività funziona e piace al turista: «Non vendiamo un semplice soggiorno - dice Antonioli -, ma esperienze di vita nel nostro piccolo borgo». Così si fa sistema con le altre attività, un bar, un ristorante e un negozio ristrutturato tramite il progetto «Botteghe di Montagna» del Gal. Alla reception lavora una ragazza del paese. Ma ne sarà assunta un’altra, vista l’intenzione di organizzare l’ufficio anche come distaccamento del Comune per i residenti della frazione.

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