Garda

Addio frenesia, ora Elisa segue il ritmo della natura

L’ex consulente si dedica alle coltivazioni della sua azienda «Officina in campo» a Desenzano
Mamma Elisa Scanzi - © www.giornaledibrescia.it
Mamma Elisa Scanzi - © www.giornaledibrescia.it
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Vita frenetica addio: Elisa ha rallentato. E con lei pressoché tutta la sua famiglia. Di fatto è riuscita a realizzare quello che molti considerano un sogno per il quale manca il coraggio di aprire il cassetto: cambiare tutto, prendersi i propri tempi. Elisa Scanzi il cassetto l’ha aperto qualche anno fa: ha trasformato la sua vita e ha coinvolto la sua famiglia in un progetto d’amore per la natura, nutrito da grande passione, rispetto ed equilibrio.

Mamma di tre bambini piccoli, tra cui due gemellini, si è messa in gioco: «Avevo una vita frenetica - racconta -. Ero consulente in ambito agricolo e responsabile di progetti e gruppi di persone che ho coordinato per molti anni. A un certo punto ho cominciato a pensare che la vita meriti di essere vissuta in modo meno artificiale, con tranquillità ed equilibrio, semplicemente in contatto con ciò che è più naturale e che ci fa stare bene. Con la nascita della mia prima bambina ho iniziato a pensare al mio progetto di vita personale e per la mia famiglia».

E la sua musa ispiratrice è stata quella natura semplice con cui entrava in contatto ogni giorno: ha fondato la sua azienda agricola, ha realizzato il suo sogno.  Si chiama «Officina in campo»: «I campi agricoli - spiega Elisa - sono l’officina, il cantiere fecondo dove si valutano l’adattamento delle possibili colture, l’associazione delle varie essenze e specie, per poi ottenere prodotti di qualità. Osserviamo la natura e cogliamo ciò che ci offre». 

Attività. I terreni su cui coltiva ortaggi, frutta, erbe officinali e aromatiche, sono tra Desenzano e San Zeno della Montagna. Sono gestiti in modo soprattutto manuale, facendo attenzione ai tempi di sviluppo delle piante, delle esigenze della natura. E la raccolta è effettuata giornalmente. Presto, poi, otterrà anche la certificazione biologica.

«Attendo sempre con curiosità la crescita delle mie piantine - racconta - e condivido la mia esperienza con persone che hanno in comune i miei obiettivi e il mio nuovo stile di vita. La mia famiglia si è allargata e oggi vedo i miei bambini felici di correre nei campi, di cogliere fiori colorati, di aiutarmi nella preparazione dei prodotti. Nel progetto sono accompagnata da mio marito Alessandro e da mia madre Anna, ma anche da mia sorella, Silvia, mia nipote, Camilla, e mio cognato, Bruno»: il loro tempo, ormai, segue solo il ritmo della natura. 

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