Garda

Aaa telefonini... Anzi, autentici «pacchi»

Allettanti i prezzi dei cellulari venduti online. Ma alla consegna arrivavano vecchi apparecchi. Quando arrivavano... Nei guai un 30enne
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Vendeva online cellulari. Ultimo grido. Quasi quello delle vittime delle truffe che in realtà si celavano dietro i prezzi molto più che allettanti quando scoprivano che di autentico in quell'affare c'era solo... il «pacco» rimediato.
 
E' però finito nei guai il 30enne mantovano che aveva orchestrato la truffa, smascherata dai poliziotti del Commissariato di Desenzano: gli investigatori, guidati dal vicequestore aggiunto Bruno Pagani, gli contestano il reato di truffa.
 
Il gioco era semplice: il giovane proponeva online cellulari e smartphone di marche rinomate, a prezzi a dir poco vantaggiosi. Come recapiti per essere contattato forniva un nome ed un’utenza cellulare risultati il primo inesistente e la seconda intestata ad un prestanome.
 
Gli ignari acquirenti, interessati all’offerta, prendevano contatto con il venditore definendo le modalità di vendita attraverso la consegna tramite posta o corriere. Dopo aver anticipato l’importo - spesso svariate centinaia di euro -, in realtà si vedevano recapitato un plico che non conteneva il cellulare desiderato, ma uno di poco valore non più in produzione. Ma in alcuni casi sfumava direttamente la consegna. Inutile a quel punto tentare di rintracciare lo “pseudo venditore”: non rispondeva né al telefono né via Internet.
 
La denuncia presentata da una vittima al Commissariato ha dato il via alle indagini. A queste ha dato spunto il fatto che per alcune transazioni il truffatore aveva fatto ricorso ad un corriere proprio di Desenzano. Il giovane è stato così colto in flagranza mentre ritirava, con false generalità, la somma provento di una truffa ai danni di una donna residente in provincia di Piacenza.
 
 
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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