A Prato Maggiore sorgerà un bacino contro le alluvioni
Un «bacino di bioritenzione» per far fronte ad alluvioni e allagamenti. La Giunta municipale ha approvato nei giorni scorsi il progetto di fattibilità tecnica ed economica degli interventi previsti a tutela della zona depressa tra le popolose frazioni di Villa e Cunettone, denominata Prato Maggiore, nella quale confluiscono le acque meteoriche di Villa, del bacino Rio Villa-Navelli e quelle non drenate della lottizzazione «Il noce».
La necessità di intervenire sorge in caso di eventi piovosi particolarmente intensi, con le acque che tracimano e arrivano fino all’incrocio con via Europa all’altezza del semaforo in prossimità della chiesa di Villa, provocando disagi e talvolta danni. Un problema annoso che ora sarà risolto dando attuazione al progetto predisposto dall’ingegnere Giovanni Ziletti.
In località Prato Maggiore è stata prevista la raccolta delle acque piovane del Rio Navelli, ripristinando il vecchio alveo fino a Prato Maggiore e realizzando in questo bacino naturale un sistema di bioritenzione. Si tratta, in buona sostanza, di un complesso di alvei poco profondi e con sponde a lieve inclinazione, con la superficie del fondo costituita da terreni in grado di assorbire grandi quantità di acqua. In parole povere Prato Maggiore diverrà un vero e proprio bacino di drenaggio naturale. Una stazione di sollevamento sarà comunque prevista per eventuali emergenze o per accelerare lo svuotamento della vasca.
L’acqua estratta con l’utilizzo delle elettropompe sarà dirottata nel collettore esistente che, percorrendo via Europa, finisce nel Rio Riotto in prossimità della rotonda di Cunettone. Si tratta di una soluzione «green», anche dal punto di vista dell’impatto paesaggistico. I bacini di bioritenzione danno infatti origine a condizioni ambientali che nel tempo possono favorire la presenza di fauna e aumentare la biodiversità. Questi sistemi migliorano anche l’impatto estetico del territorio, reso fertile per essenze spontanee e fioriture selvatiche.
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