A piedi fino all'isola dei Conigli: il paesaggio lunare di Manerba
Se non fosse sintomo di una malattia grave, il panorama a Manerba sarebbe meraviglioso. Nonostante la foschia, anzi forse proprio per questa.
Lo è comunque, beninteso, ma con quel retrogusto di amarezza dato dalla malattia stessa, messa così in evidenza: il lago negli ultimi trent’anni non è mai stato così basso e la passeggiata che si può percorrere dal Torchio fino all’isola dei Conigli ne è una delle manifestazioni più palesi.
A piedi, in tempi di lago basso, l’isolotto si poteva raggiungere a patto di volersi bagnare un poco le gambe, fino alle ginocchia: quante volte lo si è fatto d’estate, zaino bene issato sulle spalle perché non entrasse in contatto con l’acqua nemmeno per sbaglio. D’inverno difficile che a qualcuno venisse voglia di provarci, ma le tendenze mostrano comunque numeri molto al di sopra di quelli che si stanno registrando quest’anno: è dal febbraio del 2002 che il Garda non tocca quota 43 centimetri, la metà più o meno di quel che dovrebbe. E quell’anno, per la cronaca, si toccarono addirittura i 33 centimetri.
Così mentre le autorità corrono ai ripari e cercano tattiche e stratagemmi condivisi per arrivare preparati alla stagione irrigua, per non compromettere la risorsa idrica che rappresenta il Benaco anche per il consumo umano, per fare in modo che l’ecosistema lacustre non vada deteriorandosi più di quanto già si stia deteriorando, a chi non ha poteri se non quelli dei propri sensi non resta che riempirsi gli occhi di un paesaggio che si spera possa essere visto ancora per poco, e magari mai più. Un paesaggio lunare, pazzesco.
Sono in tanti ad approfittarne. La lingua di terra che collega la punta del campeggio San Biagio all’isolotto è diventata una pista ciclo-pedonale: a pieni con il cane, in bicicletta, da soli o in compagnia. Si parte e si raggiunge l’isola con un solo tema sulle bocche di chi chiacchiera: quanto è basso il lago.
L’isola dei Conigli attrazione lo è sempre stata. Meno in bassa stagione, come comprensibile, ma quest’inverno è quasi meta di pellegrinaggio: c’è chi arriva anche da lontano, da altri paesi della provincia per vedere il lago basso. Attrazione suo malgrado.
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