A Droane arriva Federica, prima bambina nata dopo 70 anni
Un fiocco rosa che diventa il simbolo della montagna che resiste. A 70 anni dall’ultimo lieto evento Droane, minuscolo borgo del Comune di Valvestino, ha un nuovo abitante. Si tratta di Federica, una bella e vivace bambina nata lunedì pomeriggio a Brescia, che con mamma Alice, papà Giancarlo e un altro familiare porta a quattro i residenti di Droane. Un fatto fuori dall’ordinario per la valle isolata tra i monti dell’alto Garda, ma addirittura straordinario per il nucleo rurale di Droane, dove non si sentivano i vagiti di un bebè dal lontano 1952.
«Siamo contentissimi - dice il sindaco di Valvestino, Davide Pace -, è un segnale di speranza per il futuro del nostro territorio, che da anni registra un calo demografico costante». In Valvestino oggi si contano 170 residenti. Un secolo fa, nel 1921, erano più di mille. Fino agli anni Sessanta del secolo scorso la popolazione di questa valle isolata dal mondo si assestava attorno alle 900 unità, poi l’inesorabile spopolamento, con i giovani che se ne andavano in cerca di lavoro, servizi, comodità: 665 residenti nel 1971, 498 nel 1981, 375 nel 1991, 287 nel 2001, 212 nel 2011.
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
La frazione di Bollone, tanto per fare un esempio, nel 1963 aveva due scuole, 64 bambini e una popolazione che superava le trecento unità. Adesso sono rimasti in sette. «Siamo in calo da decenni – continua Pace –, ma forse qualcosa sta cambiando. L’anno scorso, per la prima volta dopo tantissimo tempo, abbiamo chiuso l’anno con un saldo demografico positivo di tre unità. Anche nel 2021, in febbraio, abbiamo registrato una nascita. Ed ora, un anno dopo, accogliamo Federica. È un fatto davvero positivo. Federica, con la sua famiglia che gestisce un’azienda agricola, è un gran bel segnale di speranza».
Droane è l’angolo abitato più remoto della Valvestino. Forse è il più antico insediamento della zona (la chiesetta di San Vigilio è citata in una bolla di Urbano III del 1186), abitato da decine di famiglie fino al XVI secolo, quando, secondo la tradizione, la popolazione fu decimata dalla peste. Droane sembrava inesorabilmente destinato all’abbandono. Almeno per qualche tempo ancora, non sarà così.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato