Garda

A Desenzano sosta selvaggia delle bici

Fioccano gli inviti alla mobilità sostenibile, ma tra capoluogo e Rivoltella le rastrelliere sono davvero poche
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Basta una passeggiata mattutina per il centro storico per rendersi conto di quante siano le persone che vanno in bicicletta e quanto pochi appaiano i porta biciclette e le rastrelliere a disposizione. Ciò causa un curioso quanto disordinato caravanserraglio di bici, lasciate un po’ dappertutto. Insomma, si può parlare di sosta selvaggia...

Perché in centro storico a Desenzano così come a Rivoltella la bici viene oggi appoggiata ovunque: ai pilastri dei portici, ai lampioni dell’illuminazione, alle ringhiere di protezione del lungolago e del porto vecchio, ai muri delle abitazioni, alla cancellata della Maratona o più semplicemente lasciate in bilico sul cavalletto. 

Ma di fatto quante rastrelliere ci sono a Desenzano? Se ne contano a lato dell’ingresso del Duomo (5 stalli) e del municipio, in piazza Cappelletti (4 posti), dietro il ponte alla Veneziana in zona ex Guardia di Finanza (8), all’imbocco di via Santa Maria (4), in piazza Garibaldi (dirimpetto al bar Fontana), ma non ve ne sono sul lungolago, in piazza Duomo, al porto, in piazza Matteotti e nemmeno sul lungolago Anelli e alla Maratona. Non sono presenti al teatro Alberti, alla posta e villa Romana.

La situazione è peggiore nel centro di Rivoltella, con una rastrelliera davanti alla chiesa di San Biagio e in via Di Vittorio in zona ex municipio (3- 4 posti). Niente rastrelliere nell’area delle scuole e dell’asilo, centro civico (poste, scuole, sindacato) né al centro sociale o alla chiesa nuova di S. Michele o all’Anffas.

In sintesi ben vengano le iniziative sulla mobilità sostenibile, sull’attenzione meritoria verso pedoni e ciclisti, l’introduzione delle zone 30 nei due centri storici e tante altre iniziative condivisibili. Forse meritano un po’ d’attenzione anche i ciclisti. Condivide il punto l’assessore ai Lavori pubblici Rodolfo Bertoni. «L’intenzione di installare nuove rastrelliere c’'è, restano da scegliere i posti più opportuni».

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