Europee 2024, da Salis a Gori e Sardone: i candidati con più preferenze

Nel nostro collegio, Italia Nord-Occidentale, Meloni e Strada superano l’ex sindaco di Bergamo. Poi Vannacci e la 39enne ai domiciliari in Ungheria
L'ex sindaco di Brescia, Giorgio Gori, vota per le Europee 2024
L'ex sindaco di Brescia, Giorgio Gori, vota per le Europee 2024
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La battuta a Brescia è venuta facile (anche se vale solo per la nostra provincia): «Giorgio (Gori) batte Giorgia (Meloni)». Ma nella classifica delle preferenze alle europee, nella circoscrizione del Nord-Ovest sono le donne ad aver ottenuto il primato.

Consensi

Prima assoluta con 623.684 voti è la premier Giorgia Meloni (418.290 nella sola Lombardia), seguita dalla capolista Pd Cecilia Strada con 283.145 (di cui 191.315 nella nostra Regione). Plebiscito per l’ormai ex sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che supera i duecentomila voti, per l'esattezza 210.790, di cui 178.343 nella sua regione e ben 30.742 nel Bresciano. A quota 186.609 Roberto Vannacci, candidato dalla Lega, appena prima di Ilaria Salis, che incassa 126.027 voti personali. L’attivista ai domiciliari, dopo 15 mesi in cella, a Budapest dove è a processo con l’accusa di aver aggredito degli esponenti di estrema destra, candidata per Alleanza Verdi Sinistra, ha ottenuto 78.471 solo in Lombardia. In casa Forza Italia supera il tetto dei centomila Antonio Tajani con 107.014 preferenze, mentre Letizia Moratti, la presidente della consulta di Forza Italia ne incassa 41.897 (oltre 3mila a Milano dove è stata sindaco).

Ma c’è un altro risultato da evidenziare in casa Lega: è quello di Silvia Sardone, che con 75.004 preferenze supera con un distacco considerevole sia Isabella Tovaglieri sia Angelo Ciocca. Non ce la fanno invece né Simona Bordonali, né Oscar Lancini che però - tiene a sottolineare la segretaria provinciale Roberta Sisti - hanno ottenuto un risultato ottimo, che premia il lavoro svolto sul territorio». E non ce la fa neanche Caterina Avanza con le sue 7.225: una débâcle quella di Azione e di Stati Uniti d’Europa, che divisi non sono riusciti a superare lo sbarramento del 4%.

Equilibri

Fratelli d’Italia fa un balzo in avanti, il Pd si conferma al secondo posto e la Lega resta terzo partito, con Forza Italia in ripresa e la sorpresa Alleanza Verdi Sinistra che sfiora il 7% e supera il M5s: in sintesi è questo il quadro dei risultati in Lombardia, a cui va aggiunto un altro dato: quello dell’affluenza in significativo calo. In Regione è stata del 55,29% contro il 64,10% del 2019.

Facendo un paragone con le scorse elezioni europee, quando la Lega era primo partito con il 43,38% e Fratelli d’Italia al 5,53%, tutto è cambiato. Il partito della premier è primo con il 31,79% dei voti, la Lega è terza con il 13,10%. Tiene il secondo posto il Pd con il 22,63% dei voti e Forza Italia sale al quarto posto con il 9,31% scavalcando il M5s, che passa dal 9,34 al 5,67 ed è dietro anche ad Alleanza Verdi Sinistra con il 6,78%. 

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