Una poltrona per tre: a Capo di Ponte due donne sfidano il sindaco
Un vero triello per amministrare Capo di Ponte nel prossimo lustro. Il sindaco uscente Andrea Ghetti è sfidato da due donne: Ida Bottanelli, vicepresidente Bim, e Viviana Apolone, che stavolta si è unita con l’altra anima della minoranza.
Per Ghetti, che ha faticato a comporre la sua AmministriAMO insieme, con consiglieri uscenti e volti nuovi, il desiderio è «concludere i progetti: ci siamo resi conto che c’è ancora tanto da fare per il bene comune. Gli ultimi cinque anni sono stati fuori dall’ordinario, ci siamo confrontati con ogni emergenza e l’abbiamo superata insieme: abbiamo aiutato a spalare le frane, siamo stati svegli fino a tarda ora, costruito relazioni coi Comuni vicini e lottato per portare i fondi di progetti ambiziosi. Emergenze che non ci hanno permesso di completare tutto quel che volevamo. Così abbiamo reclutato nuove persone e preparato nuovi progetti».
Una visione diametralmente opposta del paese è quella di Apolone, che parla di «una viabilità in uno stato disastrato e di gravi carenze per il ciclo idrico: cosa faremo quest’estate se non si interviene subito?». La capogruppo di minoranza ci riprova «perché amo il mio paese: la prima cosa da fare per renderlo vivibile è ascoltare i cittadini e le loro necessità. Abbiamo scelto il nome Viviamo il comune perché vorremmo davvero che il municipio diventasse la casa di tutti. La lista è composta da persone giovani e da non più giovani: per me questo è un punto di forza, perché esperienza con entusiasmo sono un connubio vincente».
Bottanelli, che lavora da vent’anni in un’azienda internazionale ed è attiva nella politica camuna da un decennio, è convinta che «non ci sia miglior soddisfazione che operare per il proprio territorio e gente. A Capo di Ponte manca la centralità che ha sempre avuto, perché molti obiettivi chiave non sono considerati adeguatamente. Ho parlato con tutti per capire di cosa ci sia bisogno, portando avanti obiettivi ambiziosi senza dimenticare ciò che va risolto, come la manutenzione del territorio e l’acqua. Il sentimento comune è dare una svolta al paese ed è ben vista l’idea che qualcuno, con uno sguardo nuovo, si impegni».
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