Tavernole, sarà di nuovo Gerardo Ferri contro Andrea Porteri

Alessia Tagliabue
Si tratta del quarto confronto alle urne tra i due candidati. Stavolta le ex scuole rappresentano il tema caldo
Il municipio di Tavernole sul Mella - © www.giornaledibrescia.it
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Sarà di nuovo Gerardo Ferri contro Andrea Porteri il confronto che animerà Tavernole alle prossime elezioni: nel 2009 Porteri era stato eletto sindaco, con Ferri secondo (alla contesa erano presenti anche Gheda e Brescianini), mentre nel 2014 era stato Ferri a spuntarla contro la lista di Porteri, unico sfidante. Un risultato ripetuto nel 2019, quando Ferri vinse su Massimiliano Gagliandi (nella cui lista Porteri fu eletto consigliere): ora sarà l’ora della «bella».

«Desidero ringraziare tutti coloro che mi sono stati accanto in quest’ultimo mandato - ha esordito Ferri - per il loro impegno e la loro professionalità, che ci hanno permesso di raggiungere ottimi risultati». Gli obiettivi del programma si dipaneranno intorno ai servizi rivolti ai cittadini, alla digitalizzazione dell’ente, all’attenzione verso le scuole, lo sport e le associazioni che animano il territorio «e sono sempre vicine all’Amministrazione». La lista «Ferri sindaco per Tavernole, Cimmo e Pezzoro», composta da un mix di nuovi volti e di alcune figure che erano già state presenti nell’attuale Amministrazione, verrà presentata venerdì 31 alle 20.30 al Forno Fusorio, l’1 giugno alle 20 alla vecchia scuola di Pezzoro e il 2 giugno alle 20 all’ostello di Cimmo. Porteri, che si candiderà con la lista «Insieme per il futuro - Tavernole, Cimmo, Pezzoro», ha voluto sottolineare invece una differenza rispetto al suo sfidante su quello che sarà il progetto per l’edificio che ospitava le elementari.

«L’attuale maggioranza - ha spiegato - ha contratto un mutuo aperto con Cdp di 900mila dopo una delibera del Consiglio comunale del 2 aprile, al quale noi come minoranza ci eravamo opposti, per la costruzione di 12 appartamenti per persone fragili. Si tratta di un impegno abbastanza gravoso e che ci preoccupa, in quanto porta il debito comunale a un milione e 800mila euro. La nostra intenzione sarebbe creare in quegli spazi un centro diurno con convenzioni con medici privati per visite specialistiche. In caso di vittoria vedremo se il progetto è modificabile in base a quanto da noi stabilito nel programma».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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