Sfida a tre a Gargnano per la prima volta sotto i 3mila abitanti

Simone Bottura
Punta al terzo mandato il sindaco Giovanni Albini mentre gli sfidanti sono Daniela Feltrinelli e Giacomo Arrighini
Una veduta di Gargnano - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Gargnano - © www.giornaledibrescia.it
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Sarà corsa a tre a Gargnano, dove per la prima volta, per effetto del calo demografico, il paese va al voto con una popolazione inferiore ai 3mila abitanti (i consiglieri comunali saranno 10 e non più di 12).

Punta al terzo mandato il sindaco Giovanni Albini, bancario (Uniti per Gargnano), mentre gli sfidanti sono Daniela Feltrinelli, pensionata, ex dirigente veterinaria di Ats (Cambiare si può), e Giacomo Arrighini (Gargnano per Passione), albergatore e libero professionista nel settore della ricerca sociale. Abbiamo chiesto loro di sintetizzare i punti salienti del programma.

Le proposte

«La prima cosa - dice Albini - sarà acquisire la caserma Magnolini, così come portare avanti le opere già finanziate con 1,6 milioni del Pnrr e con 900mila euro dal bando Illumina». Poi ancora: «Mantenere e potenziare i servizi sociali, i contributi agli asili e alle associazioni, il nuovo ufficio turistico all’ingresso del paese». Tra le proposte anche «l’esproprio del piazzale dell’ex Società Lago di Garda e il recupero della casa cantoniera con la creazione della piazzola per l’elicottero del 118».

Il candidato Feltrinelli propone «un approccio orientato all’ascolto». Tra i punti qualificanti «i servizi per terza età e persone fragili, centro anziani, contrasto al calo demografico, garantendo ai giovani la possibilità di abitare a Gargnano». Tra i problemi da affrontare subito, Feltrinelli indica il tema parcheggi e la raccolta differenziata e si propone di «risolvere la questione dell’ex Società Lago di Garda».

Il programma di Arrighini si regge su cinque pilastri. «Il primo è garantire ai cittadini la possibilità di abitare a Gargnano, favorendo chi affitta a lungo termine come chi ristruttura e puntando sull’edilizia agevolata». Gli altri pilastri sono la cura delle infrastrutture, le opportunità di crescita personale e sociale («Servono centro sociale e biblioteca adeguata»); l’ascolto; infine gli investimenti sui tratti distintivi di Gargnano per promuovere il paese all’esterno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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