Pisogne, sarà confronto a due: Federico Laini per il bis, Luca Romani la novità

Giuliana Mossoni
Come cinque anni fa, a contendersi la fascia tricolore saranno due candidati
Il municipio di Pisogne - © www.giornaledibrescia.it
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Come cinque anni fa, a Pisogne è sfida a due. A contendersi la fascia di sindaco sono il primo cittadino uscente Federico Laini con la sua lista «Crea Pisogne», specchio del gruppo con cui ha amministrato nell’ultimo lustro, e Luca Romani con la sua «Pisogne è», che fa riferimento al gruppo di opposizione di centrodestra. Laini fa leva sul fatto di «avere realizzato tanto di quanto promesso un quinquennio fa», ripresentandosi «con la stessa umiltà e capacità di mettersi in ascolto di sempre, ma con un bagaglio di esperienze che consentirà di essere più incisivi». Romani, la cui lista è sostenuta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Laboratorio civico, ha scelto tre parole per presentarsi: impegno, umiltà e ascolto, per «consegnare ai pisognesi un paese più vivo, ordinato, sicuro, solidale e attrattivo».

Le prime 5 attenzioni di «Crea Pisogne» saranno: opere pubbliche, sviluppo urbanistico con attenzione a centri storici e frazioni, ambiente e assetto idrogeologico, giovani e persone fragili. «Per noi è prioritario proseguire nella rigenerazione degli spazi pubblici, soprattutto municipio e scuole - spiega Laini -. Incoraggeremo interventi di riqualificazione anche da parte dei privati. Occhio di riguardo per l’area Ex Ols e per le altre che da tempo necessitano di recupero. Continueremo a ottimizzare la viabilità e i collegamenti ciclabili».

Il programma di «Pisogne è» è frutto di un processo di ascolto ed è basato su: cultura, turismo, commercio, montagna, ambiente, sicurezza, e altri. «Realizzeremo tutto con determinazione e trasparenza - afferma Romani -, lavorando per un futuro migliore per tutti i pisognesi». Tra i punti più significativi, l’ingresso di Pisogne tra i Borghi più belli d'Italia, la creazione di un Adventure park in Val Palot, l’acquisto dell’immobile delle ex elementari del capoluogo, e il completamento dell'intervento di ristrutturazione del teatro parrocchiale attraverso una convenzione con la proprietà. Per quanto attiene lo sviluppo urbano, da eliminare il passaggio a livello di via Milano, realizzando un sottopasso. 

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